STANCHEZZA DEL SUOLO, ECCO LE STRATEGIE PER RIGENERARE IL TERRENO

La specializzazione produttiva comporta un uso eccessivo di strumenti e pratiche agricole che portano all’impoverimento biologico dei suoli, con ripercussioni sui raccolti. Incoraggiate dalle moderne logiche di mercato, queste scelte colturali - al netto dei benefici - presentano limiti considerevoli per quanto riguarda il mantenimento della salute del suolo. Ci troviamo dunque con terreni poco fertili ed ospitali, nonché estremamente favorevoli all’insediamento dei patogeni.

GLI EFFETTI NEGATIVI DEL RISTOPPIO

Dato che ogni coltivazione è legata a specifici organismi (benefici, infestanti o patogeni), la monosuccessione comporta nel tempo la selezione e l’invigorimento di funghi, batteri e virus, che provocano seri danni agronomici e risultano sempre più difficili da combattere. Questo processo è favorito dall’impiego massivo e ripetuto di biocidi, fungicidi e fumiganti, che riduce ulteriormente la biodiversità del suolo ed ostacola l’attività dei microrganismi utili. Su questi suoli, il metabolismo dei residui colturali organici ad opera dei microrganismi risulta severamente compromesso, con gravi ripercussioni sulla fertilità e sulla struttura della rizosfera. Cicli colturali brevi e ripetitivi, inoltre, portano ad una diminuzione degli apporti organici, scalzando buone pratiche quali il sovescio o la letamazione.

MICROBIOMA RADICALE, BOOSTER DI CRESCITA

Come spiega Vincenzo Michele Sellitto, Project Leader Biolchim per il segmento dei microrganismi: “microbioma e suolo sono strettamente correlati"; infatti, la biodiversità microbica è un indicatore della qualità del nostro suolo. Si può parlare di un “modello suolo” in cui la fertilità dipende non solo dalla composizione chimico-fisica ma soprattutto dalla presenza di microrganismi e dai legami vantaggiosi che essi instaurano con la pianta. In altre parole, la biodiversità del microbiota che lo abita è fondamentale. Notiamo che più il suolo perde la sua biodiversità, più si affatica e quindi le piante non riescono ad esprimere il loro potenziale produttivo. Le piante coltivate su terreni poveri di microbi presentano difficoltà di crescita, atrofia delle radici, maturazione ritardata e scarsa produttività. Inoltre, piante indebolite sono anche più suscettibili agli attacchi di fitopatogeni e parassiti particolarmente aggressivi e persistenti come Verticillium, Rhizoctonia, Fusarium, Phytophthora e nematodi.”

BIOSTIMOLANTI E MICRORGANISMI, SINERGIA VINCENTE

Da molti anni Biolchim si è concentrata sullo studio e la comprensione del microbioma del suolo con una missione chiara: favorire e sfruttare la sinergia tra biostimolanti e prodotti a base di microrganismi. Così è nato il progetto Rizosfera, che raccoglie un’enorme attività di approfondimento e ricerca dedicata ai problemi del suolo. Per combatterne la stanchezza, Biolchim ha sviluppato una strategia innovativa basata sull'uso rivoluzionario di prebiotici e probiotici. “I prebiotici -chiarisce Sellitto- nutrono e favoriscono la crescita dei microrganismi associati alla rizosfera, favorendo la vitalità del suolo. I probiotici sono gruppi di microrganismi benefici, selezionati in ceppi singoli o in popolazioni, in grado di stabilire relazioni reciprocamente vantaggiose con le piante (mutualismo). In questo modo, "introduciamo la vita" nel suolo.

I frutti della nostra ricerca sono VHERA® LIFE, VHERA®, VHERA® MB e T34 BIOCONTROL®: i primi agro-formulati ad attività prebiotica e probiotica.”

ATTIVATORE DEL MICROBIOMA RADICALE

VHERA® LIFE, prebiotico e biostimolante, è una formulazione appositamente studiata per supportare l'attività del microbioma del suolo e favorirne l’azione benefica nei confronti della radice. La sua formula, ricca di terpeni, betaine e sostanze nutritive ad alto valore biologico, favorisce la moltiplicazione e lo sviluppo dei microrganismi benefici nel suolo, promuovendo al contempo la crescita e la ramificazione radicale. VHERA® LIFE è il prodotto ideale da abbinare ai probiotici VHERA, VHERA MB e T34, di cui potenzia l’effetto.

PROBIOTICO PER SUOLI DIFFICILI

VHERA®, il leader tra i probiotici, è costituito da una speciale selezione di funghi micorrizici e batteri della rizosfera. Apportando funghi e batteri antagonisti, tra cui le spore di Pochonia chlamydosporia, ripristina e rafforza l'apparato radicale, ostacolando l'attività dei parassiti tellurici e promuovendo il mantenimento dell’equilibrio vegeto-produttivo anche in condizioni avverse. VHERA® viene utilizzato su tutte le colture e durante l'intero ciclo colturale, per mantenere le piante energiche e produttive e favorire la vitalità dei suoli intensamente coltivati.

POTENZIATORE DELL’ATTIVITA’ RADICALE

VHERA® MB è l'ultimo prodotto speciale lanciato da Biolchim nel segmento della micro-biotecnologia. È uno speciale probiotico con effetti biostimolanti e micorrizanti, progettato per espandere la zona di esplorazione delle radici e ripristinare la fertilità dei terreni inariditi. Grazie alle micorrize contenute, ai rizobatteri ed ai funghi antagonisti, VHERA® MB amplifica sia direttamente che indirettamente il volume radicale, aumentando le capacità di assorbimento delle radici e migliorando allo stesso tempo la disponibilità di nutrienti durante tutto il ciclo colturale.

DIFESA ATTIVA CONTRO LE MALATTIE FUNGINE

La protezione delle piante è affidata a T34 BIOCONTROL®: un fungicida biologico che previene e blocca l'attacco dei patogeni, favorendo al tempo stesso la crescita delle piante. Questa formulazione, registrata anche in agricoltura biologica e caratterizzata da tempo di carenza zero, viene impiegata con successo su solanacee (pomodoro, peperone, peperoncino, melanzane, patate), cucurbitacee (cetriolo, cocomero, melone, zucca, zucchino) e garofano. Recentemente il prodotto ha ottenuto l’autorizzazione anche per l'uso su ortaggi a foglia (lattuga, radicchio, indivia, bietola, cicoria, spinacio, …). Potendo contare su elevata efficacia e massima sicurezza di impiego, T34 BIOCONTROL® è la soluzione ideale per una difesa sostenibile delle colture.

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