pubblicato il 05 novembre 2019

Saldo negativo di 12 milioni di euro dell’interscambio export-import per l'Orto-frutta Italiana

Per la prima volta il saldo della bilancia commerciale dell’ortofrutta italiana è in negativo per 12 milioni di euro.

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L’anno scorso c’era stato il sorpasso dell’import come quantità, adesso anche a valore. Non è un fulmine a ciel sereno, ma il risultato di un progressivo calo di competitività del comparto, come ha fatto notare il direttore di CSO (Centro servizi ortofrutticoli), Elisa Macchi, alla collettiva “Italy The Beauty of Quality” organizzata dal Centro Servizi all’ultima edizione di Fruit Attraction, la fiera dell’ortofrutta che si è chiusa il 24 ottobre scorso a Madrid: “ll calo delle superfici per alcune colture e i problemi produttivi derivanti anche dal cambiamento climatico di questo ultimo periodo ci hanno messo molto in difficoltà. Prendiamo il kiwi, abbiamo il problema della moria nel Veneto, in Piemonte e nel Lazio. Per le pere il problema della cimice e della maculatura bruna ha provocato perdite per circa il 60% della produzione nella campagna 2019. Vorrei sottolineare che, insieme ad azioni su altri piani, è importante intervenire velocemente per risolvere i problemi della produzione per dare rilancio alla nostra ortofrutta”.

Entrando nel dettaglio dell’interscambio ortofrutticolo, dall’elaborazione di Fruitimprese su dati Istat relativi ai primi sette mesi dell’anno (luglio 2018-luglio 2019,) risulta che a fronte di un aumento dei volumi esportati (4,8%) è calato del 3,3% il loro valore.
Crescono invece le importazioni, sia in volume (2,3%) ma soprattutto in valore (12%).
L’Italia si sta lentamente avviando a diventare un paese importatore netto di ortofrutta, questo è quello che dicono i dati. Cresce l’import più prodotti sia in quantità (2,2 milioni di tonnellate contro 2 milioni di export) che in valore: l’import (2.458.823 milioni di euro) supera di poco l’export (2.446.738 milioni di euro).
La conseguenza di questo sbilancio commerciale con l’estero è che, dopo il sorpasso nei volumi registrato nei mesi scorsi, per la prima volta anche il saldo della bilancia commerciale risulta negativo per 12 milioni di euro.

Sul fronte export in volume si registra un leggero incremento degli ortaggi (1,5%) e più sostanziale della frutta fresca (10%) e della frutta secca (15%); in calo gli agrumi (-11,3%). Quanto al fatturato crescono gli ortaggi (1,7%) e la frutta secca (3%) e calano gli agrumi (-7,5%) e la frutta fresca (-7,7%).

Sul fronte import i volumi mostrano un incremento deciso per gli ortaggi (4,7%), la frutta fresca (6,8%), la frutta secca (19,2%) e gli agrumi (1,2%), segno negativo per la frutta tropicale (-6%). In termini di fatturato crescono gli ortaggi (32,2%), la frutta fresca (0,8%), la frutta secca (20,7%) e la frutta tropicale (5,4%) mentre calano gli agrumi (-17,3%).