pubblicato il 10 giugno 2022

Fuori Suolo e Idroponica, settore in espansione fortemente frenato dalla normativa

Non è possibile fare ricadere la coltivazione all'interno del biologico e per i coltivatori l'inquadramento normativo e fiscale è confuso. Ma in Italia non mancano gli operatori, come testimonia la grande affluenza a NovelFarm 2022

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Il fuorisuolo, l'Idroponica ed il vertical farming sono di grande interesse, lo testimonia l'affluenza all'ultima edizione di NovelFarm 2022, evento italiano interamente dedicato a questi metodi di coltivazione e ormai punto di riferimento del settore.

Secondo i dati diffusi dalla Fiera di Pordenone, dove si è svolta NovelFarm 2022, i visitatori sono cresciuti del 15% rispetto all'ultima edizione in presenza, quella del 2020. E così dalla prossima edizione, nel 2023, NovelFarm diventa manifestazione a sé e si stacca dalla contemporanea AquaFarm.

Fra le problematiche sollevate c'è quella dell'impossibilità di fare ricadere la coltivazione fuorisuolo all'interno del biologico. "È un problema europeo, la normativa europea in materia di produzioni biologiche collega strettamente alla coltivazione del suolo la definizione di biologico, non è tecnicamente possibile quindi attribuire un marchio bio", e questo vale per tutte le tecniche fuorisuolo, idroponica, aeroponica, acquaponica.

"Il paradosso è che ad oggi, per via dell'accordo di riconoscimento reciproco dei marchi fra Usa e Ue, il prodotto organic, coltivato in vertical farm americano, entra in Europa con il marchio bio, ma i nostri imprenditori non possono esportare con il marchio bio né negli Usa né da nessuna altra parte. Siamo davanti a una forte penalizzazione delle imprese che lavorano in vertical farming, in Unione Europea".

Tratto da Agronotizie del 7 giugno - CLICCA QUI