pubblicato il 31 luglio 2015

Comunicato Stampa: Presentato nell’area Mipaaf di Expo Milano il salone internazionale del florovivaismo di Padova

Flormart 2015: una fiera che ripensa il florovivaismo e il verde come un sistema

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La fiera florovivaistica B2B numero uno in Italia si svolgerà dal 9 all’11 settembre a PadovaFiere con un programma ricco di novità. Lanciata un’inedita appendice invernale itinerante a gennaio 2016: “Flormart in tour”. L’ad di PadovaFiere Daniele Villa: «abbiamo ripreso contatto con tutti i soggetti della filiera». Pietro Gasparri, dirigente del Mipaaf: «siamo vicini a Flormart». Il presidente di Cia Scanavino: «il sistema florovivaistico deve essere parte di un sistema più ampio di architetti, amministratori pubblici e rappresentanze di categorie che progettano assieme lo sviluppo del verde e del paesaggio». Francesco Mati, presidente del distretto vivaistico di Pistoia: «Flormart ha percepito la necessità di innovare il sistema fieristico e sta cercando di dare una risposta». D’accordo Roberto Chiti, vicepresidente di Piante e Fiori d’Italia, che apprezza la scelta di «non aspettare il mercato, ma andargli incontro».
   Una risposta innovativa alle esigenze di ciascuno degli attori della filiera florovivaistica e del comparto green: dai produttori di piante ornamentali o di fiori, fino ai garden center o i fioristi e i giardinieri privati o i gestori di spazi verdi pubblici. Tanti soggetti quanti sono le «sfumature del verde», per riprendere l’indovinato titolo della tavola rotonda che si è tenuta nell’area lounge del Ministero delle politiche agricole italiano a Expo Milano 2015, subito prima della conferenza stampa di presentazione di Flormart 2015.
   «Per rilanciare la fiera – ha spiegato Daniele Villa, amministratore delegato di PadovaFiere (società a maggioranza francese che organizza Flormart) – siamo un po’ tornati alle origini riprendendo contatto con tutti i soggetti del settore florovivaistico e del verde. Quindi abbiamo riformulato le iniziative e sezioni storiche del nostro salone, come i premi Oroflor e Flormagazine o l’area demo «garden motor» “Prove tecniche in campo” e il forum internazionale ECOtechGREEN, integrandole con nuove come ad esempio il concorso internazionale di architettura del paesaggio Flormart Garden Show e le dimostrazioni sulle tendenze floreali di Master Flower, a completare il quadro della nostra offerta». Ma non è tutto. Flormart ha deciso di creare, accanto all’edizione principale di settembre, un’edizione invernale itinerante, chiamata “Flormart in tour”. La quale debutterà nel gennaio del 2016 in Toscana al Mefit, il Mercato Fiori Piante Toscana – città di Pescia, nella provincia di Pistoia, al confine con Lucca; e poi toccherà ad anni alternati centri significativi del florovivaismo italiano e promettenti aree di sbocco estere. «Flormart in tour - ha detto Villa - sarà l’appuntamento annuale nei territori e per i territori, l’occasione per i produttori di presentarsi in una cornice diversa e di affacciarsi in alcuni fra i più interessanti mercati esteri, gettando un nuovo ponte fra il primo Salone italiano del Florovivaismo e Giardinaggio e il suo “bacino” di riferimento».
   «Quando una fiera offre opportunità e stimoli contemporanei è benvenuta – ha affermato Francesco Mati, presidente del distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, leader a livello europeo -. Per troppi anni si è detto che il sistema fieristico doveva evolversi. Mi sembra che questo sia stato percepito da Flormart, che presenta un vortice di novità. Siamo curiosi di vedere che risultati daranno queste novità. C’è bisogno di fare uscire al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori il significato e il valore dell’attività florovivaistica. Anche questa fiera sta cercando di andare in tale direzione. Non vedo l’ora di toccare con mano i risultati concreti di questo lavoro».
   «Anch’io – ha concluso Roberto Chiti, vicepresidente dell’Associazione nazionale Piante e Fiori d’Italia – approvo il progetto di rilancio di Flormart e questa volontà di dare una risposta alla crisi economica che si è fatta sentire anche negli eventi fieristici. Il salone di Padova mi sembra andare nella direzione del mercato. Invece di aspettare in un posto fisso gli operatori, si va incontro ad essi nei luoghi che sembrano più vitali e ricchi di prospettive. Gli imprenditori hanno bisogno di nuovi contatti e questa può rivelarsi una formula efficace».
Corsi, convegni e incontri tecnici
Ricca l’offerta di incontri e momenti di aggiornamento tecnico-scientifico e professionale di Flormart in questa edizione. A cominciare dal forum internazionale del verde tecnologico ECOtechGREEN in calendario il 9 e il 10 settembre, un’iniziativa di Paysage (Promozione e sviluppo per l’architettura del paesaggio), sostenuta dalla rivista Topscape, che persegue lo sviluppo di metodologie e tecnologie inclusive del verde nei centri urbani per promuovere in tali contesti la biodiversità e ricostruire un più equilibrato rapporto uomo-natura. E che quest’anno si declinerà come ExpoECOtechGREEN 2015 in omaggio all’Expo di Milano e ospiterà relazioni su progetti innovativi di utilizzo del verde tecnologico sia europei che di Paesi in grande sviluppo come il Qatar. Sono attesi come frequentatori almeno 400 professionisti, anche perché il forum è riconosciuto come valido per l’aggiornamento professionale dai consigli o collegi nazionali di architetti, geometri, agronomi e dottori forestali, periti agrari ed agrotecnici, e consente perciò di ottenere crediti formativi ai partecipanti.
   E’ previsto inoltre il 10 settembre un convegno internazionale sul tema “Florovivaismo e fattori meteorologici” a cura di Andrea Vitali di diADE adv: argomento da sempre all’attenzione di tutti i settori dell’agricoltura, ma che oggigiorno, in ambito florovivaistico, è diventato particolarmente rilevante in seguito ai mutamenti climatici che stanno avvenendo in Europa. Dato che essi, da un lato, stanno aumentando i rischi di distruzione delle coltivazioni, ma, dall’altro, stanno modificando anche la geografia delle vocazioni produttive, che soprattutto in floricoltura sono spesso molto sensibili all’esigenza di arrivare sul mercato al momento giusto, cioè tipicamente prima delle ricorrenze in cui avvengono i picchi delle vendite.
   Da ricordare i due workshop sul marketing per i gestori di garden center organizzati dal magazine Greenline: due date (9 e 10 settembre) dedicate al «marketing strategico e alla comunicazione 2.0 per il centro giardinaggio indipendente». L’appuntamento del 9 settembre “Tagliare la bolletta energetica con efficienza e innovazione: le opportunità per le aziende florovivaistiche”, a cura di Azzero CO2. Poi la tavola rotonda organizzata il 10 settembre da Aipsa (Associazione italiana dei produttori di substrati di coltivazioni e ammendanti) sul tema “Regole comuni per qualificare il mercato dei terricci, substrati e cortecce”, che sarà aperta dal presidente dell’associazione Paolo Colleoni. E ancora due convegni a cura del Centro studi “l’Uomo e l’Ambiente” su “Agricoltura di prossimità: il cibo e il wellness nell’area metropolitana” e “Come utilizzare i certificati bianchi nel sistema agricolo alimentare”.
Veri e propri corsi a carattere tecnico sono due dei tre appuntamenti curati dall’agronomo Silvio Fritegotto: “Corso di fertirrigazione e sulla preparazione delle soluzioni nutritive per le colture orto-floro-vivaistiche, utilizzando dei fertilizzanti idrosolubili complessi NPK + acidi” (9 settembre) e “Progettare iniziative in orticoltura comunitaria urbana sostenibili” (10 settembre). Mentre il terzo è un workshop, in programma l’11 settembre, in cui si parlerà del tema: “La gestione della sicurezza nelle Colture Protette (D.Lgs. 81/2008 e Pan Fitofarmaci): per una gestione sicura e sostenibile del rischio chimico in floricoltura”.
   Ricordiamo infine anche il convegno nazionale sulla fitodepurazione, cioè l’utilizzo delle piante nel disinquinamento delle acque, organizzato da ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue), Unione Venete Bonifiche e ARGAV (Associazione Giornalisti Agroambientali di Veneto e Trentino Alto Adige). Un argomento di stringente attualità per i richiami dell’Unione Europea all’Italia, rea di uno scarso riutilizzo delle acque reflue, come recentemente segnalato anche dalla “Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche #italiasicura” presso la Presidenza del Consiglio.

Per maggiori informazioni www.flormart.it 
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