pubblicato il 01 agosto 2014

Fertirrigazione del tabacco, secondo le tre principali fasi di sviluppo

Il Tabacco si giova della fertirrigazione, il fattore chiave è la gestione dell'azoto.

Piano di fertirrigazione del tabacco Virginia Bright, suddiviso nelle tre principali fasi di sviluppo, (L'articolo completo si può scaricare alla fine della pagina).

1) Pretrapianto e Fase di sviluppo radicale

   Al trapianto, se possibile partire subito con la fertirrigazione, in funzione della tipologia di terreno e della concimazione di fondo.
Se l'organizzazione aziendale non è in grado di impostare immediatamente l'irrigazione a goccia e ha deciso di affidarsi per le prime settimane alla fertilità del terreno e alla concimazione di fondo, si può partire con la fertirrigazione più tardi.
   In questa fase che dura circa 4 settimane, con la fertirrigazione si può apportare circa 100 kg di Nitrato di calcio e acidificare l'acqua con acido fosforico o anche con Urea Fosfato NP 18-44. (Importante valutare l'analisi chimica dell'acqua e calcolare i nutrienti in essa contenuti, i funzione della quantità totale di acqua che verrà utilizzata per irrigare).

2) Fase di sviluppo vegetativo
   Questa fase dura fino alla ottava-nona settimana dopo il trapinato. In questa fase l'attività fisiologica principale della pianta è quella della espansione della foglia.
Alla fine di questo periodo, la coltura di tabacco deve aver utilizzato circa il 90% del fabbisogno totale di Azoto.
Gli apporti di fertilizzante azotati si completano con apporti di 100-150 kg di Nitrato di Calcio e 150-200 kg di Nitrato di Potassio 13-0-46
   Valutare sempre l'analisi dell'acqua per capire se è necessario o meno acidificare e se apportare, sempre in fertirrigazione, del magnesio, con Solfato di Magnesio o Nitrato di Magnesio.

3) Fase produttiva - Maturazione

   In questa fase la maturazione della foglia deve avvenire in condizione di parziale carenza di azoto. Il tabacco tende sempre ad assorbire azoto, ma il suo eccesso porterà ad un impatto negativo sulla qualità della cura finale del prodotto.
   La fertirrigazione in queste ultime 4 settimane, dovrà essere pilotatta solo con il necessario di apporto di Potassio, utilizzando principalmente Solfato di Potassio e solo se fosse necessario un po' di azoto aggiungere del Nitrato di potassio.

   In sintesi, il corretto apporto di nutrienti con la fertirrigazione, deve soddisfare il fabbisogno di nutrienti, atto a superare lo stress da trapianto e la formazione della pianta e del suo apparato radicale nelle prime 3-4 settimane dal trapianto.
   Nella fase successiva, di espansione delle foglie dalla 5° settimana fino alla 8° 9° settimana, il fabbisogno di azoto verrà soddisfatto per la quasi totalità.
   Durante il processo di maturazione della foglia, dopo la 9° settimana, l'approvvigionamento di azoto dovrà diminuire drasticamente.

   Si capisce quanto possa essere negativa la concimazione con sostanza organica, perché la sua mineralizzazione e conseguente rilascio di azoto sfuggirebbe al controllo dell'agricoltore e ci impedirebbe la gestione ed il pilotaggio della nutrizione azotata. Gestione che ci è possibile fare con successo grazie allo strumento tecnico dell'irrigazione a goccia e della fertirrigazione.