pubblicato il 25 settembre 2012

Uva da tavola a bacca bianca con semi, varietà Pizzutello e Regina

Vengono ancora coltivate in alcuni areali pugliesi e richieste dai mercati del nord Italia

   Durante questo mese di settembre sono in raccolta e commercializzati in Italia e in numerosi paesi esteri, diversi milioni di quintali di uva da tavola delle varietà Italia, Michele Palieri, Red Globe, Crimson seedless, Thompson seedless, Regal seedeless.
   Sono commercializzati anche ridotti quantitativi di nuove varietà senza semi a bacca bianca e nera costituite quasi tutte in California e proposte recentemente per la coltivazione in Italia. Le caratteristiche quantitative, qualitative e di presentabilità dell'uva di queste varietà sono ottime e presto sostituiranno alcune delle varietà in produzione.

   Quest'anno il 16° Congresso nazionale uva da tavola - 12ª edizione internazionale in programma il 1° febbraio 2013, dedicherà particolare attenzione alle varietà tradizionali con semi ancora richieste da numerosi consumatori delle grandi città del nord, ma in forte riduzione produttiva perché non più richieste dai mercati internazionali. Questi preferiscono sempre più uve senza semi con grappoli e bacche molto sviluppate.

   Le nuove varietà proposte ai produttori italiani e delle altre zone del mondo in cui è coltivata l'uva da tavola dai costitutori di multinazionali californiane, sono caratterizzate da elevata produttività, ottima presentabilità dei grappoli e da apirenia che in alcuni casi si manifesta con la presenza di piccoli vinaccioli.
   Le condizioni per la loro coltivazione non sono totalmente accettate dai produttori italiani perché ritenute limitative della libertà di scelta dell'imprenditore a produrre e a commercializzare i prodotti ottenuti nella sua azienda. In pratica si riconosce il diritto delle società ad esigere quanto gli spetta per la costituzione e proprietà delle varietà, ma di adempiere una sola volta e senza più interferire e condizionare la "libertà" del produttore a gestire le fasi della produzione e della commercializzazione.
   Se non si modificheranno le condizioni contrattuali di acquisto delle piante, conferimento obbligatorio dell'uva prodotta soltanto ad alcuni addetti alla commercializzazione e richiesta di un compenso sulla produzione lorda vendibile derivante dalla vendita dell'uva, molti produttori non saranno interessati alle nuove varietà. In alternativa si potrebbe dare maggior impulso ad alcune cultivar autoctone, caratterizzate da straordinarie qualità gustative.
   Ad Adelfia in provincia di Bari, vi è una interessante realtà produttiva costituita dalla coltivazione delle varietà a bacca bianca con semi "Pizzutello e Regina". Questa attività rappresenta per Adelfia ancora la maggiore risorsa occupazionale ed economica. La commercializzazione dell'uva, in parte è eseguita direttamente dai produttori che contattano i mercati e inviano con un solo mezzo in diverse città del nord il quantitativo necessario per la vendita giornaliera.

A cura di Mario Colapietra, ricercatore - e.mail: mariocolapietra@libero.it

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