pubblicato il 24 settembre 2012

Film plastici agricoli a Lunga durata. Un doppio vantaggio per le aziende agricole e l’ambiente

Relatore: Enrico Galfrè, Technical Center Polyolefines (Basel CH)

TAGS: Colture protette, Serre

   La scelta del tipo di copertura per la produzione vegetale in serra ha un chiaro impatto sia sulla gestione economica sia sull'impronta ecologica di una serra. Costo, durata, proprietà meccaniche, ottiche e termiche sono alcuni tra i maggiori aspetti che indirizzano la scelta del materiale di copertura, ad esempio, verso il vetro, il policarbonato, le lastre in plexiglas o infine verso i più economici film in polietilene.
   Lo scopo della relazione presentata al convegno è quella di valutare come, all'interno della categoria "film plastici in polietilene" sia possibile ottenere notevoli miglioramenti sia per quanto riguarda l'aspetto economico sia per il contributo all'impatto ambientale della produzione in serra.

   Una corretta analisi di confronto tra film plastici monostagionali e film poliennali può inequivocabilmente dimostrare come a fronte di una maggiore economicità dei primi, la maggiore durata dei secondi sia premiante sia sotto l'aspetto economico sia ambientale; nonostante il maggiore costo dei film pluriennali, si può osservare che il minor numero di interventi di sostituzione della copertura andrà a ridurre notevolmente i costi di sostituzione e la quantità di plastica da smaltire.
   Va da sé che maggiore sarà la durata dei film, maggiore sarà il vantaggio.
Chiarito quest'aspetto, è importante capire come sia possibile raggiungere tali prestazioni in ambiente agricolo. La stabilizzazione di un film in polietilene è un aspetto relativamente semplice che, tuttavia, si complica notevolmente in ambiente agricolo, a causa delle potenziali interazioni che possono aver luogo.
   Da un'analisi completa dei fattori che determineranno la durata di un film plastico, si può osservare come i più importanti siano ovviamente l'irraggiamento solare, ossia la quantità di energia che quotidianamente investe il materiale plastico, e i materiali in uso, ossia il tipo di polimeri e il grado di stabilizzazione. Come per la nostra pelle, il continuo irraggiamento solare provoca l'invecchiamento dei materiali plastici causato dalla formazione di radicali con conseguente perdita delle proprietà ottiche (trasparenza) e proprietà meccaniche, fino all'inevitabile rottura. La stabilizzazione dei materiali plastici comporta l'uso di diverse tipologie di prodotti che possono agire in fasi diverse del meccanismo di degradazione, per questo motivo sono spesso utilizzate in combinazione.
Ovviamente maggiore saranno le durate che si vogliono raggiungere, maggiori saranno le quantità di additivi richiesti.

   Non meno importanti dei primi due fattori, sono i trattamenti fitosanitari effettuati sotto serra; è possibile osservare come questi ultimi abbiano un effetto deleterio, non tanto sui materiali plastici in se, piuttosto sui loro stabilizzanti e, di conseguenza, sulla loro capacità di mantenere inalterate nel tempo caratteristiche del film in polietilene.
   Il meccanismo d'interazione tra prodotti agrochimici e stabilizzanti è oggi piuttosto noto, ed è possibile osservare come tale interazione possa essere minimizzata, entro certi limiti, scegliendo opportunamente gli additivi stabilizzanti.

   Il compito del trasformatore è di scegliere i materiali idonei (polimeri, additivi, cariche etc.) per formulare e produrre un film di copertura con caratteristiche idonee alle condizioni alle quali sarà sottoposto; per fare ciò è necessaria un'approfondita conoscenza del settore e delle pratiche in uso, nonché un monitoraggio continuo del settore per intercettare eventuali cambiamenti nelle suddette pratiche ed adattare repentinamente le propri formulazioni evitando così casi di diffuse degradazioni anticipate.

   Compito dell'utilizzatore è anche considerare la copertura come parte integrante del proprio sistema di coltivazione protetto e agire in conseguenza in modo da minimizzare ogni possibile causa di rottura del film diversa dal naturale invecchiamento, quali un'installazione scorretta, l'uso di materiali inappropriati o l'esposizione incontrollata ad agenti aggressivi che ne riducano le proprietà.

   La relazione in PDF è disponibile a richiesta, in forma gratuita, solo per coloro che hanno partecipato all'evento e per coloro che sono iscritti al Seminario di formazione sulle Serre: "Tecnologie innovative per il controllo e la gestione del clima e della ventilazione", che si terrà a Pescia dal 23 al 26 ottobre 2012.

Per richiedere il PDF, scrivere a: info@fritegotto.it
Per maggiori informazione sul Seminario, cliccare QUI