pubblicato il 30 maggio 2012

Todmorden: la storia di una città inglese che punta all'autosufficienza, di verdura e frutta

Coltivano tutta la loro verdura. Ci sono orti nelle aiuole, nei parchi, nei giardini. Tutti i cittadini sono liberi di prenderne quanta ne desiderano.

   I cittadini di Todmorden, in Inghilterra, coltivano tutta la loro verdura. Ci sono orti nelle aiuole, nei parchi, nei giardini. Tutti i cittadini sono liberi di prenderne quanta ne desiderano. Cosa succede però? Nessuno ne spreca, nessuno ne prende più di quanto ne ha bisogno, tutti la rispettano, e molti vanno volontariamente a dare una mano nei vari orti, di loro spontanea volontà.

   Vi sembra un'utopia? Non lo è. Todmorden esiste davvero, è una cittadina vittoriana di 15.000 abitanti nel West Yorkshire.
   Qui tutti i cittadini sono dei coltivatori di frutta e verdura, in tutta la città, in ogni aiuola ed in qualsiasi spazio verde è possibile seminare e/o raccogliere la frutta e la verdura. Tutti aiutano tutti a coltivarla, strappare le erbacce o innaffiarla, e tutti liberamente colgono i frutti di questo lavoro collettivo. Se aveste visitato questa ridente cittadina qualche mese fa, avreste potuto ammirare i variopinti spazi verdi fra le vie, aiuole stracolme di cavoli, carote, lattughe, cipolle primaverili, insomma ogni sorta di verdura; oppure avreste posato lo sguardo su lamponi, albicocche, mele, ribes neri e rossi, fragole e non mancano certo le erbe aromatiche come finocchio, timo, rosmarino e basilico.

   Tutto ciò perché Todmorden vuole essere la prima città dell'Inghilterra autosufficiente dal punto di vista alimentare: "Entro il 2018" dice Mary Clear, 56 anni e nonna di ben dieci nipoti, co-fondatrice del progetto ‘Incredible Edible'. Clear si domanda: "Cosa esattamente mi vieta di andare a raccogliere tutto il rosmarino della città? Cosa mi vieta di rubarmi tutte le mele o tutti i lamponi?  Niente, semplicemente questo non accade, abbiamo fiducia nelle persone, noi crediamo e siamo testimoni di questo, le persone sono oneste".
   L'idea è venuta fuori dopo che lei e il co-fondatore Pam Warhurst, ex proprietario del "Bear Cafe" della città, iniziarono a discutere riguardo allo stato del mondo e a chiedersi cosa avrebbero potuto fare. Hanno dedotto che tutto quello che potevano fare era di partire a livello locale, così riunirono un gruppo di persone, soprattutto donne, insieme in un bar: "Quando gli uomini bevono, nei bar succedono sempre casini e risse, invece quando sono le donne a riunirsi insieme a bere un caffè succedono solo belle cose, dichiara Mary. I nostri pensieri erano: si danno molte colpe al mondo, è colpa dei governi locali, dei politici, dei banchieri, della tecnologia. Allora abbiamo pensato: facciamo noi qualcosa di positivo. Abbiamo riempito le aiuole con dei finocchi e tutti i bambini hanno imparato che se dai un morso ai finocchi scopri che hanno il sapore delle caramelle alla liquirizia. Quando ho visto dei bambini mettere in bocca piccoli bocconi di erba, ho pensato soltanto una cosa: è brillante".

   Oggi sono centinaia i cittadini che si aiutano a vicenda e la città è oramai sulla via per raggiungere il suo obbiettivo, cioè essere autosufficiente. Certo, la strada è sicuramente lunga, ma il progetto ‘Incredible Edible' offre anche un'educazione al cibo, stimola l'economia locale, ci sono lezioni su come raccogliere e conservare la frutta, corsi su come farsi il pane ed il college locale offre dei corsi specifici in orticoltura; l'idea è che i giovani cresciuti in campagna possano lavorare nell'agricoltura.

   La speranza di Mary è che in molti altri luoghi si metta in pratica una cosa così tanto semplice da essere quasi banale. Iniziative analoghe sono in fase di sperimentazione in altre 21 città del Regno Unito, e c'è stato interesse persino da parte di alcune località di Germania, Spagna, Hong Kong e Canada.
   Chissà, magari se lo facessimo anche noi qui in Italia, saremmo tutti più sereni e invece di prendere più antidepressivi avremmo a disposizione più frutta e verdura. Immaginate di stare camminando per le vie della città, di avere fame, vi fermate alla prima aiuola e raccogliete direttamente dall'albero una buona mela e via. Si, sembra davvero utopistico.

Guarda su You Tube un reportage sul progetto ‘Incredible Edible'