pubblicato il 23 maggio 2012

Orti urbani: come coltivare l'orto sul balcone

Un piccolo orto sul balcone o sul terrazzo, costituisce uno di quei piccoli piaceri della vita.

   Niente di più semplice, con pochi passi ecco una linea guida che vi spiega come farlo.
Coltivare ortaggi o piccoli frutti, quali pomodori, insalata o fragole, ecc., oltre ad un attività piacevole, attiva diversi sensi, quali:
   - la vista, i colori della terra sono uno spettacolo;
   - il palato, la differenza con il prodotto da supermercato è sensibile;
   - il tatto, "giocare" con la terra e con le piante è un'esperienza di contatto con la natura;
 ma anche gli altri sensi vengono sollecitati, e soprattutto l'esperienza è personale e differente per molti di noi.

   Il persorso di seguito illustrato toccherà tutti i punti necessari per la corretta coltivazione dell'orto, come e cosa coltivare, l'attrezzatura necessaria, e poi le materie prime, il terriccio, il concime, i semi, le piantine, l'acqua, e le difese, possibilmente naturali, dalle minacce esterne, come i parassiti ed i funghi.

   Attenzione, non è necessaria una metratura ampia. Poche piantine di fragole, possono produrre in modo sufficiente per una eccellente macedonia estiva. Abbiamo solo bisogno di qualche attrezzo e di un po' di buona volontà.

Di cosa c'è bisogno per coltivare un orto sul terrazzo ?
   Semplice. Un terrazzo con una buona esposizione di luce (almeno 4-6 ore al giorno); puoi coltivare il tuo orto anche con una scarsa esposizione, ma i risultati non sono dei migliori. Possono andare bene anche le finestre della casa, quelle più esposte alla luce.
    Poi, tra i materiali necessari, dei vasi, un minimo di attrezzatura, terra o terriccio, dei semi o piantine, del concime, qualche antiparassitario e un po' di tempo, ma neanche troppo.

Cosa coltivare ?
   Per decidere, un valido parametro può essere lo spazio a disposizione. Se hai un terrazzo di dieci metri quadri avrai qualche opportunità in più. Ma sopratutto il buon senso e quello che ti piace.
   Se si considerano anche i muri e le ringhiere tra lo spazio disponibile, si possono coltivare anche delle piante rampicanti, con sviluppo in verticale, e avere una raccolta non indifferente di pomodori, melanzane, fragole, piselli ecc.)
   Con poco spazio a disposizione puoi anche dirigerti verso specie "mignon", pomodorini, ma non solo. Oppure puoi decidere di far condividere ai tuoi ortaggi, lo stesso invasamento. Esiste un certo criterio però, non tutte le specie possono essere messe vicine. E' una questione di competizione per l'acqua, la luce, ed i parassiti.

Attrezzature
   Innanzitutto i vasi: tondi o a cassetta, di piccole o grandi dimensioni, o piccoli bancali. In funzione delle colture e dello spazio a disposizione.
Vanno bene di qualsiasi materiale, meglio terracotta anche se un po' più costosi, purché con un foro alla base per lasciare defluire l'acqua in eccesso. Un occhio anche alla profondità. Ad esempio, le carote hanno bisogno di una buona profondità per mettere su radici. Molto bene anche i contenitori in fibra (vita media due anni), perché riciclabili, ma ce ne sono anche in legno ed, in extrema ratio, anche in plastica.
    Avrai poi bisogno di portavasi o pensili, se necessario. Lo è un sottovaso, per raccogliere l'acqua in eccesso, o canne e/o sostegni, per aiutare la crescita in verticale delle rampicanti.
   Utili anche i fili, i guanti, l'annaffiatoio ed un vaporizzatore per gli antiparassitari, e le immancabili forbici, ecc..

Terriccio
   Il terriccio ed i concimi meritano un capitolo a parte. Per la buona riuscita del tuo orto, il terriccio deve ovviamente essere buono, ma alcuni sono più buoni di altri.
Cosa si intende per buono: deve essere leggero, permettere all'acqua di drenare bene ed arrivare facilmente alle radici e per rilasciare le sostanze nutritive in modo graduale e non ristagnare.
   Il terriccio deve essere leggermente acido, il pH ideale è compreso tra 6 e 7. Più è basso questo valore, più la terra è acida. Deve contenere un minimo di fertilità. La giusta quantità è compresa tra 1,5 e 2 grammi di sali nutritivi presenti nel terriccio.
    Il terriccio deve rimanere sempre umido, ma evitare di innaffiarlo troppo. Il foro sulla base del vaso dovrebbe bastare per evitare di commettere questo errore.
    In commercio esistono diversi tipi di terricci e composti vari, lasciatevi ben consigliare dal rivenditore.

Concimi e fertilizzanti
   Il nutrimento del terriccio acquistato non dura a lungo, c'è bisogno di concime per continuare ad nutrire le piante. E il nutrimento è importante per il nostro raccolto, soprattutto per alcune varietà, ad esempio i pomodori.
Come funzionano i concimi?
   Il rilascio delle sostanze nutrienti (azoto per lo più) deve essere graduale e permettere alle piante di irrobustire le radici e al terreno di stimolare la microflora, grazie ad un processo di mineralizzazione e umidificazione del terriccio.
Quando concimare?
   Il momento più appropriato è al momento della fioritura o appena dopo l'allegagione, per le piante a frutto. Per le altre piante, come l'insalata, dovrebbe essere sufficiente una concimazione alla semina e/o al trapinato e poi più o meno ad un terzo del ciclo di sviluppo.
   In commercio esistono diversi tipi di concimi. Ne esistono di organici, di organo-minerali e di minerali.
Come concimare?
    I concimi solidi o "a bastoncino", vanno interrati al momento del trapianto. I concimi liquidi li somministrerai invece durante l'annaffiatura, circa ogni 10-15 giorni.

Semina o Trapianto
   Non c'è pianta, che nasca senza un seme. Ma c'è una comoda e buona alternativa, se non si vuole rischiare di commettere errori con la semina che facciano perdere tempo: acquistare le piantine da vivaio e trapiantarle
   Se è la prima volta la procedura più semplice è di prendere delle piantine e alcuni semi (ricorda che una volta aperti, i sacchettini dei semi se devono conservare sottovuoto per utilizzarli nel tempo); da una parte il lavoro sarà più facile e si avranno subito dei risultati, dall'altra si farà un esperienza con la semina vera e propria, che può essere un obiettivo negli anni.

Come si semina
  
Porre nel vaso, non necessariamente grande, o in una cassetta un primo sottile strato di terra, adagiare i semi (evitando di metterne troppi) e coprire con un altro strato di terra. Pressare leggermente e bagnare la terra con l'annaffiatoio. Mantenere la terra umida fino a quando spunteranno le prime piantine. A questo punto guardare quali piantine sono più robuste e vigorose, e trapiantarle in vasi più grandi dove avranno lo spazio per crescere. Naturalmente prima di tutto ocorre studiare e rispettare il calendario delle semine e della raccolta.

Come si fa il trapianto
   E' un'operazione piuttosto semplice, sia per le insalate che per le piante orticole da frutto, il procedimento è uguale.
   Si prende un vaso più grande, e si appoggia uno strato di 3-5 centimetri di ghiaia o argilla. Ciò allo scopo di non far fuoriuscire il terriccio durante l'annaffiatura. Riempire il vaso con il terriccio fino a circa 5-6 centimetri dal bordo. Apporre le piantine in un piccolo buco e ricoprire con il terriccio fino a coprirne la base di almeno 2 centimetri. Pressare leggermente, ma con decisione, e annaffiare.

Acqua e Irrigazione
   Non esiste un'unica metodologia di annaffiatura per tutte le piante. Alcune piante hanno bisogno di più acqua, altre meno. Dipende anche dall'esposizione al sole, se è maggiore, occorre più acqua. Per tenere sotto controllo l'umidità della pianta, è bene acquistare un "controllore di umidità": si infila nella terra e segnala la temperatura e l'umidità della stessa.

Alcune altre tecniche sono:
   Usare acqua a temperatura ambiente. Qualcuno usa l'acqua in cui si è bollito della verdure, perché fornite dei sali rilasciati; va bene, ma chiaramente dopo che si è raffreddata.
   Irrigare lontano dalle ore di pieno sole. Evitare di sovra-irrigare; meglio farlo a più riprese per rendersi meglio conto se la terra è umida al punto giusto.

Come curarle e ripararle dal freddo o dal caldo
   Siamo quasi arrivati alla meta per avere il nostro piccolo raccolto, ma ci potrebbero essere degli ostacoli che le piante devono superare. Di seguito ne indichiamo i più frequenti e le opportune contromisure:

Freddo
  
Le gelate nei mesi invernali sono micidiali. Cosa possiamo fare nei mesi più freddi? Il metodo più efficace è quello di acquistare una piccola serra, ce ne sono anche di piccole dimensioni. Se invece volete provare il fai da te, ci sono altre soluzioni:
  - spostare la piante in casa
  - coprire le piante con un telo di plastica a cui abbiamofatto dei fori per evitare l'eccessiva condensa, oppure utilizzare un cosidetto tessuto non tessuto.
  - coprire il vaso con una scatola, riempiendo gli spazi vuoti con del giornale, oppure fasciare il vaso con giornali e alluminio o cellophane.

Caldo
   Quando i raggi sono molto forti, occorre creare sul vostro terrazzo una zona d'ombra per proteggere le vostre piante da un eccessiva e diretta insolazione.

Malattie e Parassiti
   La minacce possono essere diverse. Gli acari, gli afidi, le cocciniglie o le muffe e i funghi. Ogni minaccia ha una cura, vediamo le principali:
  - gli acari sono dei ragnetti che sottraggono linfa alla pianta. Il segnale è una decolorazione grigio-giallastra delle foglie; la cura è una decotto d'aglio (una testa d'aglio a bollire in mezzo litro d'acqua finche non si disfa, filtrare e spruzzare)
  - gli afidi sono insetti minuscoli riuniti in colonie che facilitano la trasmissione di malattie virali. La cura adatta naturale è quella vista per gli acari, e se necessario ricorre a prodotti insetticidi biologici.
  - nel caso di funghi, come l'oidio, quando appaiono macchie biancastre/grigiastre tipiche di questo fungo, la procedura è quella di arieggiare la zona, ridurre le irrigazioni, e se proprio necessario, intervenire applicando un fungicida. Per i prodotti insetticidi e fungicidi fatevi sempre consigliare dal tecnico del vostro garden di fiducia.