pubblicato il 19 maggio 2012

L'orto familiare, un'attività molto praticata in Italia e non solo.

Non solo per la terza età, un giovane su quattro si dedica ad un orto.

   Diversamente da quello che si possa pensare, l'interesse per l'orto non riguarda solo le persone anziane; in Italia, in base ai dati Istat del 2008 relativi ad un'analisi della Coldiretti, si apprende che la cura dell'orto viene praticata nella fascia di età 25-34 anni da un giovane su quattro.
   Tra gli over 65 l'interesse è comprensibilmente maggiore e raggiunge quasi la metà di questa fascia d'età. La volontà di garantire la qualità e la sicurezza del cibo che si porta in tavola ogni giorno e la ricerca di un legame più diretto con la natura sono i principali motivi di questa antica realtà sociale.

   In Europa la gestione di orti familiari rientra in un progetto più ampio facente capo a "Coin de Terre", un'organizzazione europea con sede a Lussemburgo che riunisce oltre 3 milioni di famiglie che gestiscono un orto urbano o un giardino familiare.
   I principi che orientano questa organizzazione si basano sull'utilità sociale e sul benessere psico-fisico che l'orto può generare.
   Gli orti familiari hanno un ruolo sociale: sono luoghi di incontro e di integrazione intergenerazionale, per i giovani, gli anziani, le famiglie, i lavoratori, i disoccupati, le persone di diversa origine sociale e nazionalità.
   Gli orti familiari sono un elemento essenziale per la salute fisica e psichica degli uomini e migliorano la qualità della vita di tutti i cittadini.
   Ortaggi sani coltivati nel proprio orto, permettono una dieta variata, il contatto con il ciclo di crescita naturale e la creatività del giardinaggio stimolano i sensi. I rapporti personali e la convivialità all'interno del gruppo evitano l'isolamento.

Obiettivi

  
La creazione di orti familiari persegue il raggiungimento di diversi obiettivi:

 - Controllo della provenienza: elemento necessario per garantire la freschezza e l'integrità delle verdure.
 - Attraverso la produzione diretta delle coltivazioni, il cittadino è il primo a sapere cosa mette in tavola!
 - Un'altro obiettivo è creare una comunità di persone bisognose di ritrovare il piacere di stare insieme all'aria aperta: un impegno fruttuoso ad esempio per gli anziani che hanno l'opportunità di incontrarsi, parlare fra loro, confrontarsi sui prodotti che coltivano.
 - L'attività di cura degli orti familiari costituisce un tentativo di rallentare i ritmi frenetici imposti dalla società moderna.
 - Scambio intergenerazionale delle conoscenze: i nonni possono curare l'orto insieme ai nipoti per trasmettere loro antiche conoscenze consolidate da anni di esperienze.

Destinatari

   Non si deve pensare ad una categoria di persone in particolare, tante tipologie di persone potrebbero diventare utenti dell'orto familiare visto anche come un luogo da condividere nella famiglia allargata. Il nonno potrebbe curare l'orto al mattino, la mamma con i bambini nel pomeriggio, il papà nel fine settimana.
   Tra i destinatari dell'orto potrebbero rientrare anche persone facenti parte di associazioni, enti o gruppi precostituiti come ad esempio gli anziani di centri ricreativi, i bambini della scuola primaria, un gruppo della parrocchia ecc.