pubblicato il 06 aprile 2021

Healing gardens: guarda il giardino e guarisci

Con l’healing garden affrettare la guarigione o migliorare la qualità della vita delle persone malate si può.

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Considerati alla stregua di un palliativo delle cure mediche per gran parte del XX° secolo, gli healing gardens o giardini terapeutici stanno oggi tornando in grande stile, tanto da essere considerati – secondo l’American Society of Landscape Architects – parte integrante e indispensabile nella costruzione di più dell’80% dei nuovi ospedali in USA.

Pare infatti che ai malati come alle persone sane bastino solo 3-5 minuti di esposizione alla vista di un paesaggio dominato da alberi, fiori egiochi d’acqua per iniziare ad abbattere i livelli di stress, ansia, rabbia o dolore ed entrare in uno stato di rilassamento; a queste conclusioni portano diversi studi effettuati con la misurazione delle variazioni di parametri fisiologici come la pressione sanguigna, la tensione muscolare, l’attività elettrica del cervello o le pulsazioni cardiache.

Quindi con l’healing garden affrettare la guarigione o migliorare la qualità della vita delle persone malate si può.

In tutto il mondo si raccolgono dati per comprendere quali caratteristiche debbano avere questi spazi verdi che curano: se anche può esservi sembrata visionaria l’idea antica che basti la brezza fresca del mattino, il sole filtrato dalle foglie e il verde profumato di un giardino per sollevarci da ciò che ci affligge, sappiate che viene ripreso un po’ ovunque lo studio pubblicato nel 1984 sulla rivista Science dallo psicologo ambientale Roger Ulrich (Texas A & M University). Ulrich definisce la natura come una "distrazione positiva" ed è stato il primo a utilizzare i criteri severi della sperimentazione scientifica per quantificare gli effetti sulla salute della presenza di un giardino o anche solo di una vista panoramica sul parco in un luogo di cura.
Le sue ricerche hanno registrato tempi di guarigione più brevi, minore utilizzo di antidolorifici e inferiore incidenza di complicanze post-operatorie per i pazienti reduci da interventi chirurgici che ne potevano godere, rispetto a quelli la cui finestra di corsia dava ad esempio su un muro di mattoni.

... di Tiziano Codiferro...Continua a leggere.