pubblicato il 29 luglio 2010

Tabacco

Coltivazione e Fertirrigazione

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  La coltivazione del tabacco in Italia ha un’estensione totale di circa 28.300 ettari. (Istat 2007)
I tabacchi appartenenti alle classi di cura flue-cured e light air-cured costituiscono più dei due terzi della produzione nazionale, soprattutto ad opera del Bright e del Burley.
1- Dati statistici
  Oltre la metà della superficie coltivata a tabacco in Italia, si concentra in Campania, in Umbria e in Veneto.
La produzione campana è incentrata in prevalenza sul Burley; i tabacchi levantini sono coltivati prevalentemente in Puglia; il Kentucky in Campania, Toscana, Veneto e Lazio; il Bright in Umbria e Veneto.
E’ coltivato principalmente nelle seguenti regioni: 

RegioneSuperfici (ha)
Campania9.704
Veneto7.622
Umbria6.885
Toscana2.000
Lazio1.107
ALTRO982
ITALIA28.300
Dati ISTAT 2007
2-Generalità
  Diffondendosi nel mondo, il tabacco si è differenziato in moltissime varietà, merito della sua alta adattabilità a differenti ambienti. Il tabacco è una coltura erbacea annuale, con fusto eretto, alto 1-3 metri, con foglie ellittiche o lanceolati, fiori raccolti in infiorescenze a pannocchia rosa o rossi.
Il tabacco è considerato una pianta macroterma che ha bisogno almeno di un minimo di 15°C e di un massimo di 38°C , l’optimum per crescere e fiorire è compreso tra 25-30°C. In climi temperati il suo ciclo si svolge nel periodo primaverile-estivo.
La foglia verde produce sostanze importanti nel determinare l'aroma e il gusto del fumo del tabacco. Il contenuto del principale alcaloide, la nicotina, varia normalmente tra 0,2 e 5% del peso secco, ma alcune varietà raggiungono fino l'8%.
La maturazione delle foglie è graduale: normalmente tra la maturazione delle basali, le prime, e quelle apicali, passano circa 40 giorni. Contemporaneamente alla maturazione delle foglie si ha la fioritura che è scalare.
Le foglie sono il prodotto utile del tabacco, vanno raccolte al giusto grado di maturazione, che inizia dalle foglie più basse e procede verso l’alto. La produzione in foglie varia in funzione della varietà, in media si possono raggiungere rese di 2,5-4,0 tonn/ha.
3-Asporti e fabbisogno di nutrienti
La tabella degli asporti riportati di seguito riguarda diversi autori.
I valori delle asportazioni variano secondo il tipo di coltura ed i rendimenti.
I valori delle asportazioni dipendono anche dalla dotazione del terreno; le asportazioni per certi elementi sono di lusso, come  per es. per il potassio.
Tabella 1: degli asporti di nutrienti

Asporti medi: valori espressi da diversi autori. Unità di misura Kg/ha

Autore
Prod. (t/ha)
N
P2O5
K2O
CaO
MgO
Perelli & all.
3-5
60-90
20-30
100-180
60-130
15-20
AA.VV
2,5-4,0
60-100
25-40
10-150
/
/

4- Ruolo e apporto dei nutrienti
 
L’apporto degli elementi alla coltura del tabacco, costituisce una delle pratiche colturali più difficili, sia per le diverse esigenze di ciascuna varietà, sia perché nel tabacco bisogna prestare molta attenzione agli aspetti legati alla qualità e quantità.
Azoto
 
L’Azoto è un elemento cui va posta molta attenzione, i dosaggi sbagliati si ripercuotono negativamente sulla qualità commerciale del prodotto. L’azoto produce un notevole vigore vegetativo ed un suo eccesso favorisce la formazione di foglie grossolane, deprime la combustione e fa aumentare il contenuto di nicotina.
  Il tabacco è caratterizzato da una fase di rapido accrescimento, durante la quale viene assimilata la magior parte dei nutrienti, che devono essere prontamente disponibili in quantità adeguate. L’azoto necessario deve essere apportato in modo che al momento dell’emissione dello scapo fiorale, la sua disponibilità nel terreno sia diminuita drasticamente. Si stima che il  90% dell’azoto viene assorbito dalla pianta in 4 settimane
Effetto dell’azoto:
Sul colore
  Soprattutto nei tabacchi flue-cured, le carenze di azoto danno luogo a foglie di colore chiaro e poco vivace. Gli eccessi  portano a ritardi di maturazione, al momento della cura la clorofilla non scompare facilmente e la foglia presenta un colore scuro.
Sulla combustibilità
 
Si osserva un effetto favorevole dell’azoto a carico di un maggiore assorbimento di potassio e di una riduzione dell’accumulo di cloruri. Il cloro è un elemento sfavorevole per la coltivazione del tabacco, in quanto deprime la combustibilità. Si consigliano fertilizzanti azotati in forma nitrica.
Fosforo
 
Il fosforo bilancia effetti dell’eccesso di azoto rende più delicato l’aroma, ma un suo eccesso può causare fragilità alle foglie e nervature grossolane. L’assorbimento del fosforo da parte della pianta, (di solito distribuito come concimazione di fondo) procede con una certa costanza per tutto il ciclo di sviluppo della coltura, con scarsa influenza dell’ambiente esterno.
Potassio
 
Il potassio è tra gli elementi nutritivi, quello più dominate, è importante sia per la qualità del prodotto che per la resa alla cura. La concimazione potassica nel Bright e nel Virginia Bright migliora le caratteristiche qualitative delle foglie, note come, il colore giallo arancio brillante, l’elasticità e la resistenza alla frantumazione.
  Combustibilità e potassio hanno una correlazione positiva tra loro, a patto di operare in condizioni di cloro carenza.
E’ opportuno che la concimazione potassica non sia effettuata con il cloruro di potassio, pertanto si consigliano solfato di potassio e/o nitrato di potassio.
  Gli assorbimenti di potassio sono in assoluto, i più elevati ed assumono un ritmo particolarmente intenso a partire dalla 5a-6a settimana dopo il trapianto (Virginia Bright).
  Osservazioni degli andamenti del rapporto Mg/K conferma la presenza di una fase di elevato assorbimento del potassio, tale a squilibrare i rapporti tra  cationi, che si riassestano solo verso la fine del ciclo vegetativo. Al fine di regolarizzare la nutrizione potassica ,è opportuno distribuire anche il magnesio assieme al potassio, anche in copertura.
Magnesio
 
Spesso anche in terreni molti ricchi il magnesio entra in competizione con il potassio, con probabili ripercussioni sulla qualità del prodotto. Pertanto l’utilizzo del solfato di potassio magnesiaco è consigliabile.
Calcio
 
Il calcio conferisce aroma al prodotto, ma un eccesso fa diminuire la combustibilità.  L’assorbimento del calcio è molto simile a quello del magnesio, ma sembra procedere, con maggiore omogeneità, forse anche in conseguenza del fatto che il calcio è assorbito in quantità notevolmente superiori rispetto al magnesio e che la presenza del calcio nei terreni è spesso molto elevata.
Boro
 
Il boro in dosi minime contribuisce a proteggere la pianta da alcuni disturbi di ordine fisiologico.
  Gli assorbimenti del boro sono caratterizzati da una prima fase più lenta seguita da una stasi di circa 20-30 giorni (Virginia Bright) e da un rapido assorbimento nelle ultime fasi di viluppo. Il rapporto B/Ca presenta invece un andamento fortemente variabile.
Tabella 2: degli apporti di nutrienti

Apporti medi: valori espressi da diversi autori. Unità di misura Kg/ha

Autori
Varietà
Prod. (t/ha)
N
P2O5
K2O
CaO
MgO
Arvan
Virginia Bright
3
40-60
80
250
/
/
Arvan
Altre varietà
3
110-130
80
250
/
/
Perelli & all.
Virginia Bright
3-5
40-90
70-150
150-350
/
20-60


5-  Tecnica di coltivazione
  Il tabacco manifesta una notevole adattabilità dovuta alle diverse varietà.
Per i tabacchi scuri si richiedono terreni argillosi, pesanti e fertili; per quelli orientali, terreni di bassa fertilità, leggeri e poco profondi; per i tabacchi chiari i terreni ideali sono quelli piuttosto sciolti e di bassa fertilità organica.
Per i tabacchi chiari e scuri curati all’aria, sono richiesti terreni poco profondi, fertili e ricchi di sostanza organica. Il pH ideale varia tra 6 e 7,5.
  La pianta del tabacco presenta un buon adattamento al sistema di produzione, basato soprattutto sulla semplificazione delle operazioni colturali, della raccolta e della cura, finalizzate alla riduzione dei costi e all'ottenimento di prodotti di qualità. Le tecniche di produzione delle piantine (float system), di preparazione del terreno, le operazioni di diserbo, concimazione di base, trapianto e difesa sono simili per i vari tipi di tabacco, mentre cambiano la tipologia e la quantità della concimazione azotata, l'epoca di cimatura, i sistemi di raccolta e la cura.
  Il ciclo completo della coltura comprende tre fasi: semenzaio, coltivazione in campo e cura.
Non entriamo nei dettagli tecnici di tutto il ciclo della coltura, ricordiamo però che la fase del semenzaio, per i tabacchicoltori, è molto importante. Ormai la generalità dei coltivatori di tabacco adottano il float system, al quale verrà dedicato un capitolo a parte.
Le classi di tabacco
  Si differenziano secondo il processo di cura, durante il quale le foglie si seccano, perdono il loro colore verde e assumono un colore che varia dal giallo al rosso-bruno o nero-bruno, secondo il trattamento.
Flue-cured, vi appartengono i tabacchi curati ad aria calda (Virginia Bright) in appositi locali, detti bulk-curing, nei quali umidità e temperatura sono appositamente regolati. Il processo di cura dura circa 6-7 giorni, e determina nel tabacco processi fermentativi, ce determinano un colore che varia dal giallo limone all'arancio scuro o rosso. Il prodotto è usato principalmente dall'industria delle sigarette.
Fire-cured, vi appartengono i tabacchi curati a fuoco (Kentucky) in appositi locali in muratura, mediante l'esposizione delle foglie al fumo ottenuto bruciando legna secca di essenza forte e non resinosa (come la quercia): il fumo penetra lentamente nelle foglie del tabacco, che assumono un colore variante dal bruno al nero e un caratteristico aroma. I tabacchi sono utilizzati per sigari, per trinciati forti ed anche per sigarette scure.
Light air-cured, vi comprendono i tabacchi chiari (Burley, Maryland) trattati ad aria calda in condizioni atmosferiche naturali, ottenute generalmente con le foglie stese in piani coperti da fogli di plastica e opportunamente ventilati. Le foglie assumono un colore che varia dal marrone chiaro al rosso. Sono usati per sigarette e trinciati dolci.
Dark air-cured, vi appartengono i tabacchi scuri (Havanna, Paraguay) sottoposti allo stesso tipo di cura della classe precedente. Sono utilizzati per la fabbricazione di sigari, sigarette di gusto forte e per tabacchi da mastico.
Sun-cured, vi appartengono i tabacchi curati esponendo le foglie direttamente al sole, nei mesi estivi, su telai di legno all'aperto. La cura si applica per i tabacchi levantini o orientali (Xanthi, Samsun) di aroma molto accentuato (aroma orientale). Sono usati come componenti delle sigarette di gusto americano e per sigarette di tipo turco.
6 - Irrigazione:
  I consumi idrici del tabacco variano con la cultivar, e nell’ambito della stessa, essi aumentano fino alla fioritura e sono notevoli per tutto il periodo della maturazione.
Le esigenze idriche sono più elevate nel periodo precedente la prima raccolta, ossia quando lo sviluppo è più intenso. In linea di massima sono necessari volumi ridotti e brevi interventi, impiegando volumi che variano da 2.500 a 3.200 mc/ha di acqua.
Maggiori informazioni sul calcolo del fabbisogno idrico le potete trovare nel successivo paragrafo: Risultati prove. “Esperienze pratiche di fertirrigazione del tabacco”.
ESPERIENZE PRATICHE DI FERTIRRIGAZIONE DEL TABACCO
 Che la microirrigazione svolga un ruolo importante nella coltivazione delle piante agrarie ad elevato reddito è ormai riconosciuto universalmente, soprattutto in considerazione dell’alta efficienza e possibilità di utilizzare anche acque con elevato tenore salino.
 Sul tabacco, la microirrigazione risulta particolarmente interessante, oltre che per la riduzione dei costi d’intervento, anche per la possibilità di associarla alla fertilizzazione, il che consente di ottimizzare la nutrizione della pianta soprattutto in riferimento alla possibilità di avere uno strumento per poter meglio intervenire nelle fasi intermedie e finali del ciclo.
 Tutto ciò è della massima importanza, specialmente quando si opera su terreni tendenzialmente sabbiosi, con scarsa C.S.C. (capacità di scambio cationico), dove l’utilizzo della sola irrigazione può portare a dilavamento di sali; a questo si aggiunge la possibilità di ovviare ai problemi connessi all’impiego di acqua ad alto livello di salinità.
I vantaggi della microirrigazione possono essere così riassunti:
• Mantenimento di livelli ottimali di umidità del suolo
• Alta efficienza dell’acqua impiegata
• Distribuzione precisa e puntuale di acqua e fertilizzanti nella zona di assorbimento radicale
• Bassi costi energetici
• Facilità di automazione e ridotto impiego di manodopera
• Utilizzo di acque con maggior contenuto di sali rispetto ai sistemi irrigui a lungo turno
• Possibile utilizzo anche in condizioni di alta ventosità
• Maggiore accessibilità dei terreni con i mezzi meccanici
• Minore incidenza di malattie fungine
• Irrigazione di suoli con diversa permeabilità, grazie all’ampia gamma delle portate di erogazione degli apparati presenti sul mercato.
I principali svantaggi sono:
• Elevato costo degli impianti
• Possibile intralcio della manichetta alle operazioni colturali
• Se non ben gestita, possibile accumulo di sali nell’area di terreno circostante le radici e anomalo sviluppo dell’apparato radicale
• Ridotto effetto climatizzante
• Rischio di occlusione degli apparati erogatori in presenza di acque di scarsa qualità con ulteriore aggravio dei costi. Le cause di occlusione possono essere di ordine fisico (solidi in sospensione), chimico (precipitazione di carbonati, fosfati e composti del ferro) e biologico (alghe, mucillaggini e aggregazioni batteriche gelatinose).
 È molto importante la determinazione del reale fabbisogno irriguo della coltura, che è specifico per ogni areale di coltivazione e per ogni tipologia di tabacco.
Le potenzialità offerte dalla microirrigazione e dalla fertirrigazione per la coltura del tabacco, sono state gia dimostrate in varie esperienze di prove e di coltivazione in campo. 
  Sulla base di questi risultati è stata valutata la massima valorizzazione dell’abbinamento tra irrigazione a goccia e fertirrigazione sul tabacco, in particolare sul Virginia Bright.
E’ stata valutata, la risposta agronomica e produttiva del tabacco alla somministrazione di acqua e fertilizzanti mediante fertirrigazione a goccia, la relativa misura del fabbisogno irriguo, il dosaggio dei nutrienti ed il calcolo del valore del coefficiente colturale (Kc) da applicare per avere il più efficiente impiego di acqua e fertilizzanti.
Stima del Fabbisogno Irriguo
ETE
= Kc x ET0
Fabbisogno Irriguo
= ETE - Piogge Utili
ETE = Evapotraspirazione Effettiva, ovvero Fabbisogno Idrico della coltura.
ET0 = Evapotraspirazione Potenziale, misurata in zona tramite capannina meteo o vasca evaporimetrica.
Piogge Utili = Stimate mediante misure pluviometriche in zona.
Il confronto con l'irrigazione a pioggia, effettuata secondo la consueta operatività, ha determinato un consumo idrico del 30% superiore al fabbisogno irriguo misurato con i microlisimetri.
A livello produttivo, le coltivazioni di tabacco fertirrigata hanno fornito produzioni superiori alle coltivazioni irrigate a pioggia.
In sintesi l'irrigazione a goccia, abbinata ad una calibrata fertirrigazione, determina migliori produzioni quali-quantitative.
In una prova specifica dell'università di Pisa, sono stati determinati direttamente i fabbisogni irrigui del tabacco Virginia Bright, nelle specifiche condizioni pedoclimatiche della zona, e sono stati identificati i coefficienti colturali (Kc) per le diverse fasi di sviluppo.
Quest'ultimo punto, è di particolare interesse, in considerazione del fatto che i valori di Kc, pur essendo specifici per la zona della prova, possono essere estesi anche ad aree limitrofe, di analoghe condizioni pedoclimatiche.
Tratto da:
TABACCO VIRGINIA BRIGHT: LA FERTIRRIGAZIONE COME STRUMENTO PER MIGLIORARE LA RESA QUALI-QUANTITATIVA
S. Miele, M. Bertolacci, G. Milli, L. Foschi
Dipartimento di Agronomia e Gestione dell'Agroecosistema Università di Pisa