pubblicato il 15 novembre 2021

Sono state pubblicate le Linee Guida per la predisposizione del piano di gestione dei rischi connessi agli organismi nocivi

Un impegno ed un’opportunità per il settore del vivaismo professionale e per gli agricoltori

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Il 25 ottobre 2021, il Servizio Fitosanitario Nazionale, ha pubblicato le Linee guida per la predisposizione del piano di gestione dei rischi connessi agli organismi nocivi (vedi sotto PDF in download).

Il documento detta le Linee guida di attuazione, (di quanto stabilito dal Regolamento UE 2016/2031), per la compilazione del piano gestione dei rischi (PGR), il manuale di procedura operativa standard (POS) atto a garantire la sanità delle produzioni aziendali in base alla reale gestione dei rischi connessi agli organismi nocivi (ON) associati alle piante, parti di piante e altro materiale oggetto dell’attività professionale dell’operatore vivaistico.

È da tempo che se parla: è dal 14 dicembre 2019 che si applica il Reg.to (UE) 2016/2031 (vedi sotto PDF in download) sul nuovo regime fitosanitario europeo. Purtroppo l’emergenza sanitaria provocata dalla pandemia di CoViD-19 ha fatto passare il tutto in secondo piano.

Il nuovo assetto normativo, instituito al fine di rafforzare la protezione delle piante e dei prodotti vegetali dagli organismi nocivi, introduce nuovi obblighi per tutti gli attori della filiera, da chi importa a chi moltiplica e commercializza vegetali, modificando profondamente l’organizzazione dei Servizi fitosanitari nei vari Paesi membri, le procedure di sorveglianza messe in atto dai servizi ufficiali e la responsabilità diretta dei produttori.

Nel 2020, comunque, ha trovato piena attuazione sul territorio europeo il nuovo regime fitosanitario dell’Unione Europea, costituito da un pacchetto di 4 regolamenti principali:

- il Reg. 1143/2014, recante disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie aliene invasive;

- il Reg. 2014/652, sulle spese relative alla filiera alimentare, alla salute e al benessere degli animali, alla sanità delle piante e al materiale riproduttivo vegetale;

- il Reg. 2016/2031, relativo alle misure di protezione contro gli organismi nocivi delle piante;

- il Reg. 2017/625, riguardante i controlli ufficiali.

Le piante e la loro salute sono spesso minacciate da patogeni alieni, per le piante stesse e per i loro prodotti vegetali, i cui rischi di introduzione nel territorio dell’Unione europea sono aumentati a causa della globalizzazione degli scambi commerciali e dei cambiamenti climatici. La comparsa di nuove malattie e di parassiti può avere conseguenze nefaste sulla nostra qualità di vita e sulla nostra economia. Gli organismi nocivi possono minacciare le basi vitali delle imprese agricole e ortoflorovivaistiche e avere ripercussioni negative sulla qualità e i prezzi delle nostre derrate alimentari.

Organismi nocivi devastanti per i vegetali possono comparire nelle forme più disparate come batteri, funghi, virus, nematodi o insetti. Negli ultimi anni il numero di specie nocive arrivate sul territorio italiano ed europeo è aumentato. Il batterio Xylella fastidiosa ha causato gravissimi danni economici, sociali e ambientali in Puglia, causando effetti nocivi in tutto il comparto vivaistico nazionale. È pertanto importante adottare tempestivamente misure efficaci per contrastare tali organismi ed evitare che altri giungano all’interno del Paese.

Gli obiettivi del nuovo regime fitosanitario

Obiettivo generale del nuovo regime fitosanitario dell’Unione è impedire l’ingresso e la diffusione di organismi nocivi, extraeuropei in particolare, e rappresenta uno strumento indispensabile per proteggere la salute, l’economia e la competitività del settore della produzione vegetale dell’UE, nonché per sostenere la politica di apertura degli scambi commerciali.

La gestione del rischio

Tra i diversi regolamenti, quello che più direttamente interessa il settore primario e i suoi operatori è il Reg. 2016/2031 (riguardante le misure di protezione contro gli organismi nocivi delle piante), che ha come obiettivo prioritario quello di “determinare i rischi fitosanitari presentati da qualsiasi specie, ceppo o biotipo di agenti patogeni, animali o piante parassite dannosi per le piante o i prodotti vegetali (organismi nocivi) e misure per ridurre tali rischi a un livello accettabile”.

Il regolamento introduce dei concetti di gestione del rischio, già noti e applicati da tempo. La gestione del rischio di introduzione di organismi nocivi nel territorio europeo è valutata definendo le modalità di identificazione degli organismi nocivi, delle misure di quarantena, della tracciabilità degli spostamenti e dei produttori, dei certificati necessari per il trasporto delle piante.

Le responsabilità degli “operatori professionali”

Il nuovo Reg. 2016/2031 stabilisce nuove responsabilità per gli “operatori professionali”, tra cui, in particolare quella di “risk manager”, ossia di responsabile della valutazione dei rischi e dell’adozione di opportune misure atte a eradicare o contenere l’insediamento e diffusione di organismi nocivi e malattie.

Per questo potranno essere configurati, ruoli e compiti ufficiali, come quelli previsti dalla norma, che dovrebbe interessare il personale aziendale.

Vi sono dei vantaggi però: i vivaisti che avranno approvato il piano di gestione dei rischi dalle autorità fitosanitarie potranno essere sottoposti a ispezioni e controlli con minor frequenza, non solo, ma avranno anche un miglioramento per la qualità delle piantine prodotte.

Le nuove regole impongono al comparto una importante riorganizzazione, che richiederà impegno ed investimenti per operare nel nuovo quadro normativo senza perdere competitività rispetto a un’agguerrita concorrenza nazionale ed internazionale.

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