pubblicato il 11 dicembre 2010

Salviamo le api dell'UE

La UE ha approvato una risoluzione che chiede alla Commissione di aumentare l'aiuto al settore dell'apicoltura nel contesto della riforma della PAC post 2013

   Con l'84% delle specie di piante e il 76% della produzione alimentare in Europa che "dipendono in larga misura dall'impollinazione ad opera delle api", il Parlamento ha approvato giovedì 25 novembre una risoluzione che chiede alla Commissione di aumentare l'aiuto al settore dell'apicoltura nel contesto della riforma della politica agricola comune (Pac) post 2013, attraverso una revisione della legislazione e un aumento dei finanziamenti e degli investimenti nella ricerca.
   La mortalità delle api in costante aumento e il numero degli apicoltori in diminuzione potrebbero avere conseguenze molto negative sulla produzione alimentare europea, poiché la maggior parte delle piante e delle colture dipendono dall'impollinazione. Il Parlamento chiede pertanto all'Ue di aumentare il sostegno al settore dell'apicoltura nel quadro del rinnovo della politica agricola comune.
   Paolo De Castro (S&D, IT), che ha presentato il testo in nome della commissione per l'agricoltura, durante il dibattito di martedì 22 novembre, ha dichiarato: "Condizioni di marketing difficili, volatilità dei prezzi e aumento della mortalità sono alcuni dei fattori di criticità" che mettono a rischio il settore dell'apicoltura europeo, "settore particolarmente strategico per la sostenibilità ambientale e la biodiversità", ha aggiunto.
Migliorare le regole sull'etichettatura e i controlli, maggiore ricerca sulle cause della mortalità e l'inclusione delle malattie che colpiscono le api nella politica veterinaria europea, sono alcune delle raccomandazioni proposte dai deputati nella risoluzione adottata.
   I deputati chiedono inoltre alla Commissione di predisporre un piano d'azione per contrastare la mortalità delle api, grazie anche alla promozione di pratiche agricole favorevoli all'impollinazione e al mantenimento e al rafforzamento dei programmi esistenti, che scadono nel 2012.
   L'Europa importa circa il 40% del miele consumato e pertanto il Parlamento chiede di aggiornare la legislazione Ue sulla qualità alimentare per migliorare le regole sull'etichettatura di origine ed evitare di comunicare informazioni errate ai consumatori, in particolare su miscele di mieli provenienti da paesi terzi.
   I controlli alle frontiere dovrebbero, continuano i deputati, essere resi più efficaci, per evitare che l'importazione di miele di scarsa qualità, le sofisticazioni e i surrogati creino distorsione nel mercato, esercitando pressione sui prezzi a detrimento della qualità del prodotto.
   I deputati desiderano inoltre che qualsiasi prodotto contenente miele come ingrediente o qualsiasi elemento grafico figurante sulla confezione del prodotto possa far riferimento al miele nella denominazione del prodotto soltanto se almeno il 50% dello zucchero contenuto proviene dal miele.
   Anche la politica veterinaria europea dovrebbe essere modificata, secondo il Parlamento, per includere le patologie che colpiscono le api, come l'acaro Varroa, mentre l'accesso ai medicinali specifici dovrebbe essere migliorato.
La risoluzione invita la Commissione a sostenere la ricerca indipendente sulla mortalità delle api e assicurare che tutti i dati sugli effetti delle colture Ogm e dei pesticidi sulle diverse specie di api siano resi pubblici.
   Il Parlamento chiede infine di rivedere le regole europee sui pesticidi e i prodotti per le piante per permettere una valutazione dei rischi dell'esposizione delle colonie di api a tali sostanze.
Fonte: http://www.aiol.it:80/contenuti/attualità/attività-ue/salviamo-le-api-dellue