pubblicato il 30 novembre 2017

Potrà l'araucaria tornare ad essere una delle produzioni eccellenti del vivaismo pistoiese?

Se ne parla lunedi 4 dicembre in un convegno a Pistoia

CARATTERIZZAZIONE DI GERMOPLASMA DI ARAUCARIA ARAUCANA.
Risultati del progetto CARAVIV ai fini della sua valorizzazione commerciale.

Potrà l'araucaria tornare ad essere una delle produzioni eccellenti del vivaismo pistoiese?

Lunedì 4 dicembre 2017, ore 15,30 nella sede della Coldiretti, via dell'Annona, 211 a Pistoia, saranno esposti i risultati di una ricerca che potrebbe riportare in auge coltivazione e vendita di quello che una volta era conosciuto come 'Pino del Cile'.

Nel 2003 il regolamento (CE) n. 1497 ha aggiornato gli allegati CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione), l’Araucaria araucana, prima in allegato B, fu inclusa nell’allegato A. E questo portò appesantimenti burocratici e maggiori oneri ai tanti vivai pistoiesi che producevano l'araucaria, coltivazione che ha subìto un drastico calo.

Un progetto CARAVIV ha verificato se la pianta, ancora oggi soggetta a vincoli perché considerata 'straniera', sia 'naturalizzata' dopo oltre 50 anni di coltivazione in Toscana. Se questo fosse accertato, si renderà forse possibile in futuro svincolare la produzione Pistoiese di Araucaria dalle procedure burocratiche legate alla Convenzione CITES.

All'incontro parteciperanno esperti del Crea-Viv di Pescia, del Mipaaf e della Coldiretti. Tutte le aziende vivaistiche sono invitate.

INFO:
COLDIRETTI Michele Bellandi - 0573991020 - michele.bellandi@coldiretti.it
CREA-OF Stefania Nin - 0572451033 - stefania.nin@crea.gov.it