pubblicato il 09 luglio 2014

PAC 2014-20: Gli aiuti spezzettati in 17 misure e 12 settori

Su Georgofili.it una chiara esposizione di Frascarelli sulla PAC che non serve nè all’agricoltura, nè allo sviluppo del Paese.

di Angelo Frascarelli
   Cinque mesi di grandi discussioni per scrivere l'aiuto accoppiato in Italia. Risultato? Il solito spezzatino «all'italiana». Non serve all'agricoltura, non serve allo sviluppo dell'economia del Paese. Bisognava prendere due decisioni: la percentuale tra 0 e 15%; i settori ai cui destinare il sostegno.

Quale decisione è scaturita?
  
Un plafond di 426,8 milioni di euro, pari all'11% del massimale nazionale dei pagamenti diretti. Un sostegno erogato in 17 misure e 12 settori: latte, carne bovina, ovicaprini, bufalini, soia, riso, barbabietola, pomodoro da industria, grano duro, oleoproteaginose, proteiche, olio d'oliva. Bene la scelta per la zootecnia e l'Italia «regione unica».

   Ma a che servono 98 euro/ha al riso (22,6 milioni di euro per 230.000 ettari)? A che servono 65 euro/ha alla soia (10 milioni di euro per 150.000 ettari)? A che servono 50 euro/ha per il grano duro (59,7 milioni di euro per 1.150.000 ettari)? Servono a complicare la vita agli agricoltori, senza alcun beneficio per l'economia agroalimentare del Paese.

Cosa bisognava fare? Concentrare le risorse su pochi settori dove la produzione genera beni pubblici, utili al Paese (occupazione e ambiente): latte in montagna, vacca nutrice, ovicaprini, olivo paesaggistico, barbabietola e proteiche. Bastava il 5% del plafond. Invece abbiamo un inutile spezzatino!
   I politici si riempiono la bocca di «semplificazione», poi aumentano sempre la burocrazia.

Questa vicenda stimola due valutazioni....continua su GEORGOFILI