pubblicato il 03 febbraio 2021

Nuove prospettive in orticoltura con la radiazione ultravioletta

La lunghezza d’onda, l’intensità e il periodo di esposizione possono condizionare la qualità e la produttività delle colture orticole: basse dosi di UV possono stimolare l’accumulo di biomassa

TAGS: Illuminazione LED, Luce UV, Orticoltura, La Noria "ISPA-CNR", Santamaria

La radiazione ultravioletta (radiazione UV) è la porzione dello spettro elettromagnetico di lunghezze d´onda comprese tra 100 e 400 nm (nanometri), che con le lunghezze d'onda maggiori confina con la luce visibile.
Sebbene non sia percepibile in maniera diretta dall’occhio umano, i suoi effetti sono tutt’altro che invisibili. Infatti, può avere effetti positivi e soprattutto negativi sia sugli animali che sull’uomo.
Negli ultimi anni lo studio degli effetti della radiazione UV ha riguardato anche il mondo vegetale. La rassegna “UV Lighting in Horticulture: A Sustainable Tool for Improving Production Quality and Food Safety” pubblicata dalla rivista internazionale Horticulturae (https://www.mdpi.com/2311-7524/7/1/9) descrive lo stato dell’arte sull’illuminazione UV in orticoltura.

Numerosi studi hanno stabilito che nonostante i molti effetti negativi, la radiazione ultravioletta può influenzare positivamente molti processi fisiologici delle piante. La lunghezza d’onda, l’intensità e il periodo di esposizione possono condizionare la qualità e la produttività delle colture orticole: basse dosi di UV possono stimolare l’accumulo di biomassa (aumentando la produzione) e favorire la sintesi di numerosi composti nutraceutici, fondamentali per l’alimentazione umana.
La sintesi di questi composti è stimolata dalla risposta della pianta allo stress causato dall’esposizione a specifiche tipologie di raggi UV.
Inoltre, è dimostrato che la radiazione UV può influenzare l’architettura delle piante, parametro importante per la commercializzazione dei prodotti, soprattutto delle piante ornamentali.
Lo stress indotto dall’esposizione alla luce UV incrementa anche la resistenza delle piante ad insetti e patogeni, mentre riduce la perdita di qualità dei prodotti in post-raccolta.

Partendo dal lavoro compiuto negli ultimi anni, sarà importante in futuro studiare l’interazione tra la radiazione UV e altri parametri ambientali, in modo da introdurre nuovi protocolli di produzione ed incrementare la sostenibilità delle colture orticole.

Riferimento bibliografico:
Loconsole, D.; Santamaria, P. UV Lighting in Horticulture: A Sustainable Tool for Improving Production Quality and Food Safety. Horticulturae 2021, 7, 9. https://doi.org/10.3390/horticulturae7010009

Ringraziamenti:
PSR Puglia 2014/2020 - Misura 16 – Cooperazione. Sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”: Progetto "SOstenibilità ambientale, Innovazioni di processo e di prodotto per la competitività deLLE coltivazioni Senza Suolo in Puglia - Gruppo Operativo" (PROGETTO SOILLESS-GO).

Contatti:
Prof. Pietro Santamaria
Email: pietro.santamaria@uniba.it
Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Via G. Amendola, 165/A - 70126 Bari

Dr Danilo Loconsole
Email: danilo.loconsole@uniba.it
Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Via G. Amendola, 165/A - 70126 Bari