pubblicato il 18 ottobre 2014

La luce UV in serra per una sicurezza alimentare sostenibile

A Pisa, presso l'Università, un gruppo di ricercatori guidato dalla Prof.ssa Annamaria Ranieri ha dimostrato interessanti applicazioni

   Riprendiamo in sintesi la notizia apparsa su Fresh Plaza, dove si riporta che la gestione della luce Ultravioletta in serra, potrebbe portare a diversi vantaggi come un minore uso di agrofarmaci, una riduzione degli scarti lungo l'intera filiera di fornitura ed un calo nell'utilizzo di regolatori ormonali della crescita sono alla base di una produzione alimentare sostenibile e non solo.

   Per le produzioni Ortofrutticole, sempre più coltivate in serra, per indubbi vantaggi agronomici, è stato constatato che alcuni aspetti qualitativi - come gusto, odore, colore e valore nutritivo - possono ridursi nella coltivazione in ambiente protetto rispetto a quella in pieno campo. Ciò sarebbe causato da una deficienza di luce ultravioletta nelle ore diurne all'interno della serra. I raggi ultravioletti e altri fattori esterni possono quindi essere utilizzati come un conduttore per sfruttare le risposte naturali delle piante.

   Sperimentazioni eseguite per 4 anni all'interno di una COST Action finanziata dalla UE, hanno analizzato gli effetti dei raggi UV (soprattutto B) sugli ecosistemi e sulle proprietà nutrizionali e organolettiche degli alimenti di origine vegetale.  In Italia, presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa, un gruppo di ricercatori guidato dalla Prof. Annamaria Ranieri ha già dato prova delle applicazioni pratiche di questa tecnologia (vedi news FreshPlaza).

   Il fine della ricerca è quello di offrire una produzione di pari qualità o superiore a quella di pieno campo, mantenendo i vantaggi della coltivazione in serra, cioè protezione, efficienza, gestibilità, qualità nutrizionale e produzione per 12 mesi all'anno. Oltre a un discorso meramente qualitativo, c'è da considerare che le risposte ai raggi UV possono essere sfruttate per nuovi approcci mirati al controllo eco-friendly di parassiti e fitopatie. Per di più, la crescita vegetale regolamentata e l'architettura delle piante possono dar vita a esemplari con migliorate proprietà di trasporto e trapianto.

Per maggiori informazioni:
Prof. Annamaria Ranieri
Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali
Università di Pisa
Via del Borghetto 80,
I-26124 Pisa
Tel.: +39 (0)50 2216605
Email: anna.maria.ranieri@unipi.it