pubblicato il 21 dicembre 2018

La canapa non è la panacea per i mali dell'umanità…

…ma giocherà un ruolo importante nel network Panacea.

TAGS: Canapa Light, Agricoltura, Innovazione, Ricerca

Di Mario A. Rosato
Tratto da Agronotizie
Il network Panacea, finanziato dal programma Horizon 2020 della Unione europea con 1.999.500 euro, ha come obiettivo la disseminazione di casi di studio di oltre duecento colture non alimentari (NFC, Non food crops in inglese)  prossimi all'implementazione, e la cooperazione tra ricerca, industria e comunità agricola, al fine di accrescere il contributo delle NFC alla Strategia europea per la bioeconomia.
I due partner italiani del consorzio sono il Crea e l'Università di Bologna.

Si definiscono NFC quelle colture che non entrano nelle catene alimentari e sono utilizzate per produrre una vasta gamma di prodotti di origine biologica, quali polimeri (si veda ad esempio Bioplastiche da scarti agricoli), lubrificanti, materiali da costruzione, prodotti farmaceutici, nonché bioenergia e biocarburanti. Le NFC si classificano in: oleaginose (ad esempio, camelina, ricino), lignocellulosiche (canapa, canna comune), carboidrati (sorgo, barbabietola da zucchero) e "specializzate" (ad esempio lavanda ed altre piante per l'estrazione di olii essenziali o principi farmaceutici).

Malgrado i cospicui investimenti in ricerca e sviluppo, le NFC sono poco diffuse nell'agricoltura europea, principalmente a causa della mancanza di filiere di approvvigionamento, di un'adeguata politica economica e di incentivi. Si rende quindi necessaria una efficace diffusione delle NFC fra gli agricoltori comunitari per poter soddisfare la crescente domanda di materie prime da parte della bioeconomia.

Il network Panacea si pone dunque i seguenti obiettivi, da raggiungere entro il 2020:

  • Creare e divulgare un inventario di progetti scientifici relativi alla produzione sostenibile di Nfc, realizzati o in fase di implementazione.
  • Analizzare e contribuire al ruolo delle NFC nel rinascimento rurale europeo, prendendo in considerazione le esigenze e gli interessi sia degli agricoltori che delle bioindustrie.
  • Creare comunità multiattore interattive nei dieci paesi partner del progetto, che coinvolgano un'ampia gamma di attori provenienti dal mondo scientifico, dell'industria e della pratica agricola, che disseminino soluzioni per la realizzazione di filiere NFC e al tempo stesso catturino e diffondano idee innovative.
  • Fornire formazione tecnico/pratica ad agricoltori, agronomi e studenti di agronomia sulle filiere NFC.
  • Implementare la piattaforma Panacea (in preparazione, prossimamente consultabile su questo link), al servizio di agricoltori, agronomi e bioindustrie, per lo scambio di conoscenza, contatti fra gli operatori, valutazione degli aspetti economici ed ambientali delle NFC, e per trovare un punto d'incontro tra domanda e offerta di nuovi progetti ed iniziative.
  • Fare rete con altre iniziative EU rilevanti, come il Pei-Agri (Partenariato europeo per l'innovazione in campo agricolo) altre reti tematiche e gruppi operativi, che garantiscono la sostenibilità a lungo termine dei risultati ottenuti dalla rete.


L'elenco delle NFC

Nello studio preliminare sono stati analizzati 779 studi condotti su 38 NFC (Foto 1). Le NFC più studiate, alcune delle quali abbiamo già trattato in dettaglio in questa colonna, sono le seguenti: canapa (Cannabis sativa), saggina (Sorghum bicolor), guayule (Parthenium argentatum), cuphea (Cuphea sp.), piantaggine (Plantago sp.), topinambur (Helianthus tuberosus), camelina (Camelina sativa) e canna comune (Arundo donax)....continua: CLICCARE QUI