pubblicato il 16 aprile 2011

Il Premio Ricasoli, un riconoscimento ai giornalisti agricoli italiani

Agronomi e comunicazione si stringono per celebrare l’Unità d’Italia. Si tratta della prima edizione, da un'idea del Conaf.

   Agricoltura e comunicazione si stringono per celebrare l'Unità d'Italia. Per la prima volta qualcuno si occupa anche dei giornalisti agricoli. Ci pensa l'Ordine degli agronomi e forestali. La cerìmonia si è svolta nel pomeriggio del 14 aprile presso l'auditorium Monti de La Nazione, la suggestiva cerimonia di premiazione della "I edizione del Premio giornalistico Bettino Ricasoli" indetto dal Conaf, Consiglio dell'ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali, in collaborazione e con il patrocinio del Cnog, il Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti, e sostenuto da Groupama Assicurazioni, filiale di Siena.
   Il premio, nei 150 anni dell'Unità d'Italia, è stato dedicato ad una delle figure più centrali del Risorgimento italiano, quel Bettino Ricasoli, uomo politico, agronomo nonché fondatore de La Nazione. «Un premio - ha sottolineato la vice presidente Conaf Rosanna Zari (nella foto) coordinatrice del concorso - nato per sensibilizzare il mondo dell'informazione italiana sui temi sempre più importanti e centrali della sicurezza alimentare, della corretta gestione del territorio e delle sue risorse attraverso la professionalità del dottore agronomo e del dottore forestale».

   Quattro le categorie in concorso - come stampa ed editoria, radio televisiva, internet e multimediali, scuole di giornalismo. Tre le sezioni: sicurezza agro-alimentare, ambiente e paesaggio, economia del settore agro-forestale.

   «La nostra categoria - ha sottolineato il presidente Conaf Andrea Sisti - è da sempre attenta a comunicare notizie tecnico scientifiche nel modo più corretto possibile. Questo per mettere i cittadini nelle condizioni migliori di poter ricevere una corretta e adeguata informazione su temi di interesse della società civile».

   «Un premio importante - ha aggiunto Mauro Avellini, vicedirettore de La Nazione, partner del concorso - perché va nella direzione della valorizzazione del territorio. Il nostro giornale è da sempre attento ai temi dell'agricoltura, un pilastro della cultura e dell'economia della nostra regione».

   Alla cerimonia di premiazione sono intervenuti, fra gli altri il Barone Francesco Ricasoli, che ha ricordato come «il settore premiato venga troppo spesso dimenticato, quindi è importante favorire un giornalismo di qualità», lo storico Zeffiro Ciuffoletti che ha tracciato un ritratto storico del Barone Ricasoli; il giornalista Michele Taddei autore di "Siamo onesti. Il Barone che volle l'Unità d'Italia", Carlo Bartoli, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della toscana; Massimo Detti, vicepresidente della Federazione toscana degli agronomi e il professor Leonardo Rombai che ha illustrato la pubblicazione "Paesaggi rurali storici per un catalogo nazionale".

   Il primo premio assoluto per l'edizione 2010 è andato al giornalista Alessandro Maurilli (collaboratore Radio 1 Rai), premiato da Alessandro Ceccarelli, Groupama Assicurazioni-Siena; mentre per la sezione "internet" vincitore è Filippo Larganà; sezione "Radio tv" premiati Alessandro Maurilli, Roberto De Petro, Sara Segatori.

   Per la sezione "Stampa e editoria" primo classificato è Andrea Settefonti; quindi Gianluca Atzeni e Silvia Vigè. Il premio speciale "Scuola di giornalismo" è stato vinto da Veronica Ulivieri che si è aggiudicata una borsa di studio presso una delle scuole di giornalismo accreditate presso il Consiglio Nazionale dei Giornalisti.

Fonte: Lorenzo Benocci e Cristiano Pellegrini