pubblicato il 09 gennaio 2012

Il New York Times elegge ad esempio tre donne verdi di Pontinia

Un'azienda agricola italiana che produce fragole: nonna 91enne, figlia e nipote

    Tre generazioni di donne imprenditrici agricole di Pontinia, in provincia di Latina, sono state scelte dal New York Times per rappresentare l'agricoltura multifunzionale, non solo "made in Italy", con quel tocco di qualita' in piu' aggiunto dal "fattore femminile".

   Le tre imprenditrici, protagoniste dell"'Italian Experience", Tiziana Lauretti, l'attuale titolare dell'azienda agricola "La mia terra", sua madre Iolanda Di Girolamo e la nonna di 91 anni, Fia Maria, si sono occupate con successo della conduzione dell'attivita' familiare diversificando negli anni la propria offerta, partita dalla vendita di frutta (in particolare le prugne e le dolcissime Favette di Terracina, fragole dal colore rosso brillante) e ampliandola fino a creare un agriturismo dotato anche di piscina, nel quale e' possibile soggiornare, stare a contatto con gli animali e acquistare prodotti a "chilometro zero".
 
   Segno, come si legge nell'articolo intitolato "Growing Beyond the Fields" ( "Crescendo al di la' dei campi", ndr), che l'imprenditoria femminile in Italia e' viva soprattutto nel settore agricolo, nonostante vi sia il problema della mancanza di fondi e quello altrettanto importante della troppa burocrazia. 
   Dati preliminari del Censimento 2010 mostrano che il numero delle aziende agricole in Italia è calato del 32,2%, ma ad abbandonare i campi sono stati piu' gli uomini che le donne.
   "In Italia la forza lavoro femminile nell'agricoltura - spiega Mara Longhin, presidente di Donne in Campo - è significativamente piu' alta che in altre parti dell'Europa occidentale ammontando a 1,3 milioni di persone, ma soprattutto le donne sono propense alla diversificazione, non potendo le fattorie sostenersi del solo raccolto o del solo bestiame" dato che, come ha spiegato di recente il ministro dell'Agricoltura Mario Catania, a causa della crisi "non ci sono risorse da mettere sul tavolo per l'agricoltura in rosa" da parte dello Stato.
   Secondo Andrea Segrè, preside della facolta' di Agraria dell'Universita' di Bologna, le donne stanno trovando sempre piu' spazi in aree multifunzionali, come l'agriturismo, i farmer's market e l'agricoltura biologica.

(fonte Ansa)