pubblicato il 29 marzo 2012

Fitofarmaci: in arrivo le norme sul loro uso sostenibile

Centrale il ruolo della difesa integrata - Le principali novità per operatori e attrezzature.

   La Direttiva 2009/128/CEE, "che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi", ha colmato un vuoto nella normativa dell'Unione Europea. La vecchia Direttiva 91/414/CE regolava, infatti, la fase dell'immissione in commercio, immediatamente precedente l'utilizzo, mentre il monitoraggio è normato dalla Direttiva quadro sulle acque (Water Framework Directive) e dal Reg. (CE) 396/2005.
   La Dir 91/414/CE è stata poi sostituita, per quanto concerne l'immissione in commercio, dal Reg. CE 1107/2009, a partire dal 14 giugno 2011.
   Pertanto, con la Direttiva sull'uso sostenibile dei pesticidi (Sustainable Use Directive =SUD) Bruxelles ha regolato anche la fase dell'uso dei prodotti fitosanitari, in modo da renderla quanto più sostenibile nei confronti della salute umana e dell'ambiente, mediante la promozione dell'impiego "della difesa integrata e di approcci o tecniche alternativi, quali le alternative non chimiche ai pesticidi".
   La Direttiva si applica a quel gruppo di pesticidi definiti "Prodotti Fitosanitari", ai sensi del Reg. (CE) 1107/2009. L'altro gruppo di pesticidi, i "biocidi" sono normati dalla Direttiva 98/8/CE.

   La SUD prevede, innanzitutto, l'obbligo della predisposizione e della conseguente trasmissione, da parte degli Stati membri, alla Ue e agli altri Stati membri, dei Piani d'Azione Nazionali, entro il 26 novembre 2012. Gli Stati membri sono tenuti ad indicare nei Piani le modalità di attuazione delle diverse misure della Direttiva. In primo luogo, devono essere disciplinati i processi formativi per gli addetti ai lavori (utilizzatori professionali, distributori e consulenti). Inoltre, devono essere precisate le prescrizioni per la vendita dei prodotti fitosanitari, gli elementi per i processi di informazione e sensibilizzazione, le regole per l'ispezione delle attrezzature in uso, quelle per l'irrorazione aerea.
    Infine, i Piani devono prevedere:
 a) le disposizioni in materia d'informazione:
 b) le misure specifiche per la tutela dell'ambiente acquatico e dell'acqua non potabile;
 c)  le misure per la riduzione dell'uso dei prodotti fitosanitari o dei rischi in aree specifiche;
 d)  i provvedimenti per la manipolazione e lo stoccaggio dei prodotti fitosanitari;
 e)  il trattamento dei relativi imballaggi e delle rimanenze;
 f)  la promozione della difesa integrata e la messa a punto di indicatori di rischio.

Le principali novità
   Il fatto che vengano regolamentati per la prima volta gli aspetti legati all'utilizzo dei prodotti fitosanitari unitamente all'approccio orientato alla sostenibilità, che viene conferito all'uso dei prodotti fitosanitari, rappresentano le novità di fondo, già menzionate, introdotte dalla SUD.
Oltre a questi, ci sono diversi altri aspetti innovativi.
   Per esempio, nel dettato normativo viene trattata per la prima volta, pur essendo già da tempo operante sul territorio, la figura del consulente: in particolare, si stabilisce che ne devono essere sanciti il ruolo e l'adeguatezza del livello delle conoscenze, che, nel nostro Paese, si tradurrà con ogni probabilità nella necessità che il consulente sia dotato di un adeguato titolo di studio, quanto al livello ed ai contenuti.
   Altra novità riguarda i distributori, per i quali è parimenti previsto il possesso di un adeguato titolo di studio. Ma la novità che più di tutte sta animando il dibattito è l'obbligo che tutti gli utilizzatori professionali di pesticidi attuino i principi generali della difesa integrata al più tardi entro il 1° gennaio 2014.
   La Direttiva diventerà successivamente parte della cosiddetta condizionalità ambientale, secondo quanto contenuto nella proposta di Regolamento orizzontale "entro 12 mesi a decorrere dalla data in cui l'ultimo Stato membro ha notificato l'attuazione della direttiva alla Commissione, compresi gli obblighi relativi alla difesa integrata."
   Infine, l'attuazione della Direttiva sarà completata dalla fissazione di una norma nazionale di recepimento, sotto forma di Decreto Legislativo, che è in avanzato stato di elaborazione.

Source: Pianetapsr.it