pubblicato il 01 dicembre 2013

Film plastici e materiali da copertura per le serre

I materiali da copertura sono normalmente di tipo Plastico o di tipo Vetroso, rigidi e flessibili.

  Il clima mite italiano si presta alla coltura protetta delle piante ortive e floricole per le produzioni fuori stagione, cioè per quei prodotti ottenuti in anticipo, o in ritardo, oppure in periodi completamente al di fuori del normale "contro stagione".
  La produzione anticipata o primizia, è quella ottenuta a fine inverno-primavera da colture a cui si è fatto iniziare il ciclo produttivo in ambiente condizionato e che sono state poi trasferite all'aperto senza protezione o con la protezione di tunnel plastici, in modo da anticipare l'epoca di maturazione.

  Spesso in azienda, l’approccio tecnico alla scelta del Film plastico più adatto alle specifiche esigenze colturali e climatiche, è lasciato alla conoscenza di pochi fattori, oltre al prezzo, si richiede la durata, lo spessore, (che è correlato con il peso del film), e ad alcune caratteristiche tecniche più specifiche che non molti conoscono o sono in grado di apprezzare, come il trattamento antigoccia o la trasparenza.

Tra i fattori cui necessita un approfondita conoscenza, riportiamo una breve traccia necessaria dare per spiegare cos’è la luce e il cosiddetto effetto serra, oltre a fare una rassegna dei principali prodotti presenti sul mercato e delle proprie caratteristiche.
Effetto Serra.
  Le piante autotrofe fabbricano Carbonio Organico traendo energia necessaria dalle radiazioni solari del visibile (λ=360-760 nm) con preferenze per le lunghezze d'onda fra 400 - 500 nm (luce blu) e 600 - 700 nm (luce rossa) dello spettro solare.
L'energia calorifica, indispensabile per l'attività fotosintetica e altre attività biologiche, è tratta dalle radiazioni dell'IR ed in particolare dall'IR corto (IRC) e dall'IR medio (IRM) che hanno lunghezze d'onda da 1.200 a 2.500 nm rispettivamente.
Sulla terra ogni oggetto colpito da queste radiazioni riemette radiazioni calorifiche con lunghezze d'onda maggiore (IRL) IR lungo, da 2.500 a oltre 15.500nm.
L'effetto serra è la capacita dei mezzi di copertura trasparenti di lasciarsi attraversare dalle radiazioni IRC e IRM (prive di energia termica) e di trasmettere le radiazioni IRL riemesse dal terreno e dalle piante all'interno della serra.
Un materiale dotato di un buon effetto serra deve avere:
 - alta trasparenza alle radiazioni in entrata (IRC e IRM);
 - elevata opacità alle radiazioni in uscita (IRL).
Materiali da copertura e Materie Plastiche.
I materiali da copertura sono:
 - Plastici
 - Vetrosi
In questo articolo affrontiamo solo i materiali plastici.
  Le materie plastiche derivano dalla polimerizzazione di alcuni composti monomolecolari a base di cloruri, carbonati, acetati.
I vantaggi nell'utilizzo di materiale plastico anziché vetroso sono legati alla loro economicità, alla loro leggerezza che richiede strutture portanti più leggere e più maneggevoli ed alla limitata richiesta di manutenzione; per contro hanno lo svantaggio di avere una durata sicuramente più limitata rispetto a materiali rigidi quali il vetro.
I materiali plastici possono trovarsi in commercio come:
 - film flessibili
 - lastre rigide
 - lastre semirigide
Film Flessibile.
I film flessibili si possono suddividere in base alla loro tipologia chimica:
 1) Polietilene (PE)
 2) Cloruro di Polivinile (PVC)
 3) Etil Vinile Acetato (EVA)
Polietilene o PE
Il polietilene e uno dei materiali da copertura più utilizzati, perché presenta caratteristiche vantaggiose rispetto alle altre tipologie di teli, quali:
 a) è il materiale più economico
 b) viene commercializzato in strisce larghe anche fino a 18 metri, il che consente una copertura rapida, facile ed uniforme di tunnel e serre
 c) presenta buone proprietà meccaniche e fisiche, migliori rispetto a quelle del PVC
 d) presenta buone caratteristiche ottiche, anche se queste dipendono dallo spessore del film.
Per contro presenta alcune caratteristiche sfavorevoli, quali:
 a) breve durata: degradazione dovuta all'iper-sensibilità ai raggi ultra violetti, all'ossigeno e alla luce, fattori questi che contribuisco alla sua ossidazione e conseguente perdita di resistenza nel tempo
 b) ha una scarsa tenuta termica, ossia le sue caratteristiche non sono ottimali per l'ingresso di IRC e IRM ed il trattenimento di IRL.
  L'alta percentuale di trasparenza all'IRL significa che il PE disperde il calore. Il tipo più luminoso di PE è il PEBD o LDPE (polietilene a bassa densità).
Il PEBD arriva al massimo ad un anno ma la durata può essere prolungata con l'aggiunta di sostanze amminiche e benzofenoni con azione antiossidante e antiattinici.
Oggi in commercio si trova un PE a più alto peso molecolare LLDPE (PE a bassa densità lineare).
Cloruro di polivinile o PVC.
E un polimero fabbricato in film e addittivato con sostanze stabilizzanti che ne aumentano la resistenza e sostanze che ne aumentano la flessibilità.
Il PVC presenta un effetto serra maggiore al PE: infatti la trasparenza all'IRL è limitata al 32% mentre quella del visibile arriva al 90%.
Le caratteristiche sfavorevoli del PVC sono:
 a) alto grado di deformazione per cui necessita di una trazione continua per evitare la formazione di borse durante piogge e nevicate
 b) è soggetto a rotture per azione del vento
 c) puo' provocare danni alle piante per eccesso delle temperature interne al tunnel se la serra non viene costantemente arieggiata.
Il PVC si trova in commercio come antigoccia o antigoccia a lunga durata, il quale presenta buone caratteristiche di trasmittanza: alta per IRC (92%) e bassa per IRL (32%).
Etil Vinile Acetato o EVA
Questo materiale presenta caratteristiche intermedie tra PE e PVC.
Nella pratica si usano EVA con 14-18% di vinile acetato. Tecnicamente se si usa EVA e PE fusi insieme o a strati sovrapposti, si costituisce un manufatto dotato di buona tenuta termica e migliori caratteristiche meccaniche del PE.
Oltre alle tipologie di film descritti esistono anche altri tipi di film dalle caratteristiche speciali, quali:
 - Film termici
 - Film speciali colorati
 - Doppio film
 - Veli plastici 
 I film termici sono film di PE a bassa densità lineare (PEBD) a cui sono conferite maggiori capacita termiche: miglior effetto serra con l'aggiunta di minerali (a base di silicati o fosfati) o di sostanze organiche (vinil acetato).
Poiche questi additivi riducono la trasmissione luminosa vengono migliorati con l'aggiunta di sostanze antigoccia per aumentarne la trasparenza.
I film speciali colorati sono utilizzati per favorire la precocità e la produzione fuori stagione, sono film molto difficili da rintracciare sul mercato.
 Il doppio film è dato dalla combinazione di PE, PEBD, PVC, EVA utilizzato per impedire perdite di calore oltre alla formazione della condensa (efficienti per l'aspetto termico ma insoddisfacenti per le perdite di trasparenza).
I veli plastici sono materiali utilizzati per le coperture senza sostegno: possono essere veli in tessuto non tessuto, poliestere o polipropilene.
Presentano le seguenti caratteristiche:
 - permeabilità all'acqua e all'aria
 - resistenza alle sollecitazioni meccaniche
 - stabilita ai raggi ultravioletti
 - resistenza alle basse temperature
 - imputrescibilità e inossidabilità.
 In inverno o in primavera dopo la semina e la messa a dimora di piantine microterme si stende il velo sul terreno così da creare un microclima che consente la rapida germinazione o ripresa delle piantine. Nel momento opportuno il velo viene tolto.