pubblicato il 27 luglio 2018

Biostimolanti: Un universo in espansione

Una tipologia di prodotti in continua crescita, sia dal punto di vista commerciale, sia scientifico. AgroNotizie fa il punto su questo segmento tecnico

TAGS: Fertilizzanti, Biostimolanti, Concimi, Fertirrigazione, Sostenibilità

È un settore tecnico e commerciale in continua espansione. Si parla di biostimolanti, una nuova categoria di prodotti afferenti al grande universo della nutrizione vegetale che però include sostanze e microrganismi in grado di modificare la risposta agronomica delle colture attraverso un aumento dell'efficienza d'uso dei nutrienti stessi. Ciò implica una migliore tolleranza agli stress abiotici e quindi anche un incremento delle rese in campo e della qualità finale dei raccolti.
La quasi totalità delle aziende che si occupano di nutrizione vegetale hanno perciò sviluppato prodotti o gamme di soluzioni quanto mai diversificate per composizione e origine delle matrici utilizzate. I prodotti a oggi disponibili possono essere applicati alle piante o direttamente nel suolo, spesso tramite gli impianti di fertirrigazione

Alquanto intensa l'attività di ricerca, pubblica e privata, come pure in crescita appare la sperimentazione in campo, la quale sta fornendo sempre più informazioni sia sull'efficacia dei biostimolanti, sia sui loro meccanismi d'azione, sebbene siano stati ormai appurati gli effetti positivi di alcune sostanze come laminarina, alginati e carragenani, acidi umici e fulvici e altre sostanze a effetto ormonale.

Punto di riferimento scientifico in tema di biostimolanti, il professor Patrick Du Jardin, colui che ha curato per la Commissione europea la redazione di report finalizzati alla definizione delle sostanze ad azione biostimolante. Fervida appare l'attività di ricerca sul tema, visto che la bibliografia è andata crescendo esponenzialmente dal 1997 al 2017, passando da una ventina di pubblicazioni nel 1997 alle oltre 130 del 2017. Ancor più esponenziale, però, è stata la crescita del mercato, passato da 100 milioni di dollari americani dei primi anni '90 agli oltre due miliardi del 2017 con previsioni di superare i tre entro il 2020.

Forte il richiamo ad un migliore trasferimento tecnologico dai laboratori al campo, messaggio condiviso da Luigi Pennuzzi, libero professionista esperto di orticole, Pietro Caggiano della Covimer e Luigi Vasarri, oltre 20 anni di esperienza nell'ambito florovivaistico, Silvio Fritegotto, consulente e formatore nel settore della fertirrigazione, delle colture protette e della microirrigazione.

La presentazione del convegno è disponibile anche sul portale Fritegotto.it .

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