pubblicato il 03 marzo 2020

Assegnati i primi al concorso internazionale UrbanFarm2020

La fase finale del concorso ha assegnato tre primi da 4.000€ a 1.000€

TAGS: Agricoltura Urbana, Urban Farming, Verde Urbano, Orti urbani, NovelFarm

Il concorso internazionale UrbanFarm2020 organizzato dall’Università di Bologna è nato con l'obiettivo di ripensare la produzione di cibo nei tessuti urbani in termini di sostenibilità ambientale e creazione di welfare.
Team multidisciplinari di studenti delle facoltà di agraria, biologia, architettura, design, economia, ingegneria e studi umanistici sono stati invitati a partecipare alla sfida e a progettare sistemi innovativi di agricoltura urbana che integrassero le migliori innovazioni architettoniche e tecnologiche per la produzione alimentare focalizzando l’attenzione sulle tre sfere della sostenibilità.

Il lavoro di riqualificazione portato avanti dai team è stato indirizzato verso le tre aree in disuso delle città di Galliera (Bologna, Italia), Lanuvio (Roma, Italia) e Longyearbyen (Isole Svalbard, Norvegia); ciò è stato possibile grazie anche alla collaborazione delle relative amministrazioni comunali.

La fase finale del concorso si è svolta tra il 19 e 20 Febbraio 2020 presso la fiera NovelFarm, organizzata da Pordenone Fiere, dove ciascuno dei 15 team rimasti in gara è stato invitato ad allestire uno stand per presentare ed illustrare ai visitatori il proprio progetto.
I visitatori della fiera hanno potuto esprimere le loro preferenze sui progetti presenti, che si sono andate a sommare ai punti collezionati dai vari team durante le diverse fasi del concorso.
Durante la fase finale, nel pomeriggio del 20 Febbraio, i team hanno esposto i loro progetti ad una giuria internazionale composta da Runrid Fox-Kämper (ILS – Research Institute for Regional and Urban Development gGmbH), Mohsen Aboulnaga (Cairo University, Egitto), Silvio Caputo (Kent University, Regno Unito), Stefania De Pascale (Università di Napoli Federico II, Italia), Xavier Gabarrell Durany (Universitat Autonoma de Barcelona, Spagna).
La giuria ha espresso la propria valutazione dei progetti presentati e selezionato (sulla base del proprio voto e dei voti collezionati durante le varie fase del concorso) i 3 migliori team. Questi sono stati richiamati sul palco per la sfida finale durante la quale hanno dovuto rispondere alle domande della giuria, dimostrando la solidità del proprio progetto ed evidenziandone i punti di forza.

Dopo un lungo confronto i giurati hanno deciso di assegnare il primo premio di 4.000€ al team Hop-E composto da Brando Di Giovanni (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Italia), Emanuele Durante (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Italia), Laura Gabrielli (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Italia), Luca Gialli (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Italia), Michele Lapomarda (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Italia), Mohamed Shahwan (Cairo University, Egitto), Patricia Gonzalez Mariscal (Humboldt University of Berlin, Germania), Sherifa El-Haggan (Cairo University, Egitto), Yasmina Abdelrazek (Cairo University, Egitto), che hanno incentrato il loro progetto sull’ex area industriale SIAPA di Galliera.

Il secondo premio, dal valore di 2.500€, è stato assegnato al team Fenice composto da Andrea D'Aprile (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Italia), Giuseppe Calore (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Italia), Ibrahima Lo (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Italia), Lorianne Ginot (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Italia), Maia Correrella (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Italia), Mariam Shehata (Cairo University, Egitto), Mariam Elian (Cairo University, Egitto), Nada Aly (Cairo University, Egitto), Olakunle Malik Sangodoyin (Ladoke Akintola University of Technology, Nigeria), Salma Abou Ghanema (Cairo University, Egitto), Sohaila Ali (Cairo University, Egitto), che hanno inserito il loro concetto di agricoltura urbana nell’ex area ARES 118 sita a Lanuvio.

Infine, il terzo premio, dal valore di 1.000€, è stato assegnato al team Symbiont Society Project composto da Ana Krstic (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Italia), Andrea Frontani (Politecnico di Milano, Italia), Babette Brands (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Italia), Davide Libretti (Politecnico di Milano, Italia), Federico Montefiori (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Italia), Ferdinando Simoncelli (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Italia), Francesca Anastasio (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Italia), Franco Abregu Guzman (Politecnico di Milano, Italia), Martino Santoro (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Italia), Matteo Landolfo (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Italia), che hanno ripensato i locali presenti nelle Isole Svalbard.

Tramite questo concorso giovani studenti promettenti hanno vissuto il lavoro in un team multidisciplinare, confrontandosi con persone provenienti da settori e culture diverse, un requisito sempre più richiesto dal mondo del lavoro.

Il comitato organizzativo di Urbanfarm2020 ringrazia sentitamente:
Pordenone Fiere, Università di Bologna, Fondazione Alma Mater e Novel Farm per aver supportato l’organizzazione del concorso, l’azienda Flytech e la United Bank d’Egitto per il sostegno dato, la Polar Permaculture e le amministrazioni comunali di Galliera, Lanuvio e Longyearbyen, e ovviamente tutti gli altri SPONSOR ed i MEDIA PARTNERS visibili sul sito di UrbanFarm2020