pubblicato il 20 maggio 2020

Arriva il nuovo regolamento europeo sul riutilizzo delle acque in agricoltura per l'irrigazione

A livello comunitario, vengono definiti i requisiti minimi per l’utilizzo delle acque di recupero per scopi agricoli in modo sicuro.

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Secondo le disposizioni, approvate dal Parlamento UE, per la prima volta, a livello comunitario, vengono definiti i requisiti minimi per l’utilizzo delle acque di recupero per scopi agricoli in modo sicuro.

L’obiettivo è quello di garantire che le acque reflue trattate siano riusate in modo più ampio per limitare l’uso dei corpi idrici e delle acque sotterranee, in risposta alla problematica della carenza idrica.

Queste norme, contribuendo alla transizione verso un’economia circolare, potranno potenzialmente consentire di riutilizzare 6,6 miliardi di metri cubi d’acqua entro il 2025, rispetto agli attuali 1,1 miliardi di metri cubi all’anno. Ciò richiederebbe un investimento inferiore ai 700 milioni di euro e permetterebbe di riutilizzare più della metà dell’attuale volume d’acqua proveniente dagli impianti di trattamento delle acque reflue dell’UE, teoricamente disponibili per l’irrigazione, evitando più del 5% di estrazione diretta dai corpi idrici e dalle falde acquifere.

Le misure adottate entreranno in vigore subito con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, ma si applicheranno tra tre anni, nel 2023.