pubblicato il 25 aprile 2014

Approvato l’utilizzo d’emergenza del’1,3D per tabacco e fragola

Per la difesa fitosanitaria contro i nematodi. Il provvedimento, ha tenuto conto delle circostanze eccezionali e riguarda il periodo marzo-settembre 2014

   Via libera del Ministero della Salute all'immissione in commercio della sostanza 1,3D per la difesa fitosanitaria di tabacco e fragola contro i nematodi. Il provvedimento, fortemente sollecitato da Coldiretti, ha tenuto conto delle circostanze eccezionali e riguarda il periodo 1° marzo - 1° luglio 2014.

   In particolare, l'uso dell'1,3D è autorizzato per il tabacco per il periodo 24 marzo - 21 luglio 2014, mentre per la fragola il periodo di trattamento autorizzato è dal 1° giugno al 28 settembre 2014.  
   Coldiretti esprime soddisfazione per la decisione delle Amministrazioni competenti, visto che l'impiego di tale fumigante è al momento insostituibile in quanto non esistono sul mercato nematocidi di equivalente efficacia per tali colture e la sostanza attiva è concessa in emergenza anche in altri Stati membri dell'Ue, sì che un eventuale rifiuto avrebbe posto i produttori italiani di tabacco e fragola in una situazione di svantaggio concorrenziale.

   Il provvedimento è di notevole importanza soprattutto per il settore tabacchicolo. L'Italia, con 76.087 ettari di superficie coltivata, 701.296 quintali di produzione totale e 701.296 di produzione raccolta, si conferma, il primo produttore europeo di tabacco e mostra una relativa tenuta di fronte alla crisi. I dati del 15° Rapporto Nomisma "La filiera del Tabacco in Italia", sono positivi, seppure con due gravissime incognite: il crescente peso fiscale sulle sigarette e le norme sfavorevoli previste dalla nuova Pac (Politica agricola comune).
   L'Italia è anche il decimo paese produttore nel mondo (il Paese leader è la Cina, con il 38% dell'intera produzione mondiale). Le coltivazioni italiane di tabacco coprono 28.000 ettari in quattro regioni (Campania, Piemonte,Toscana e Puglia) e le esportazioni di tabacco greggio dall'Italia si assestano sui 218 milioni di Euro annui. Le sigarette prodotte in Italia sono 6.000 miliardi all'anno, e gli addetti nell'intera filiera sono 204.000 (53.000 nella tabacchicoltura, 5.500 nella prima trasformazione,740 nella manifattura, 2.700 nella distribuzione dei prodotti da fumo e 140.200 nelle rivendite di tabacchi). Il valore totale della filiera è di 18,4 miliardi di euro. Inoltre, il gettito fiscale derivato dai prodotti da fumo è di 13,7 miliardi di euro, il 7,2% degli introiti totali da imposte dirette.
   A fronte di tale contesto la tabacchicoltura italiana, ha necessità di disporre, di alcuni mezzi tecnici per il contenimento di avversità che rischiano di pregiudicare il raccolto e la qualità dei prodotti. In particolare, le maggiori difficoltà, per la mancanza sul mercato di idonei prodotti fitosanitari, si registrano proprio in merito alla prevenzione e al controllo dei nematodi.

   Per quanto concerne la fragola, si tratta, anch'essa, di una coltura altamente esposta ai danni da nematodi. Fortissima è la concorrenza che i produttori italiani stanno subendo da Spagna, Cipro e Malta che hanno concesso l'uso d'emergenza dell'1,3D su tale coltura, mentre nel 2012 tale provvedimento è stato adottato anche dal Belgio. La fragola è stata una delle prime coltivazioni ad avvantaggiarsi della tecnica della fumigazione, vista la sua elevata sensibilità ad alcuni parassiti tellurici in grado di causare gravi perdite in termini di redditività. Su fragola l'uso del dicloropropene si è diffuso rapidamente per via della sua relativa semplicità di impiego e del favorevole rapporto costo-beneficio per l'agricoltore. A partire dal momento nel quale l'1,3D è stato escluso dall'allegato I della dir. 91/414/CE, la coltura ha registrato notevoli difficoltà in quanto non esistono al momento prodotti altrettanto efficaci per la difesa della fragola dai nematodi.

   Nel 2006 la produzione di fragole in Italia era 298.776 ha per una produzione totale di 946.427 q. di produzione totale e 911.938 q. di produzione raccolta. Gli ultimi dati Istat disponibili del 2012, evidenziano una superficie coltivata di 272.126 ha, in flessione, quindi, rispetto ad alcuni anni fa, mentre in leggero calo è la produzione nazionale che si attesta sui 943.693 q. e 914.337 q. di produzione raccolta. Il ricorso all'uso d'emergenza del dicloropropene, concesso dalle Amministrazioni competenti va, pertanto, a garantire la difesa della coltura in pieno campo ed in serra.
Fonte: Il Punto Coldiretti