pubblicato il 14 aprile 2019

Approvato il nuovo Regolamento UE dei fertilizzanti

L'intero comparto dei fertilizzanti ha in tutta Europa regole uniche, chiare e scrupolosamente attente alle grandi tematiche ambientali.

TAGS: Fertilizzanti, Concimi, Concimazione, Biostimolanti

Lo scorso 27 marzo il Parlamento UE in plenaria ha votato e approvato il nuovo regolamento UE sui fertilizzanti che nel giro di tre anni manderà in pensione il Reg. Ce 2003/2003. Una decisione importante, destinata ad armonizzare l’intero settore e che arriva al culmine di un lungo percorso fatto di studi e di analisi, di proposte, di sedute istituzionali e di tavoli tecnici.

Dopo l’accordo raggiunto lo scorso novembre dal Consiglio, dal Parlamento e dalla Commissione europea ed in seguito all'approvazione, a metà dicembre, del testo legislativo da parte del COREPER (il Comitato dei Rappresentanti Permanenti degli Stati membri), il nuovo Regolamento è stato approvato.

Nel frattempo, saranno normate tutte le categorie di fertilizzanti finora non contemplate a livello comunitario: concimi organici ed organo-minerali, ammendanti e correttivi, substrati di coltivazione e biostimolanti. Non appena saranno pronte le indicazioni tecniche di supporto (confidiamo entro la fine dell'anno), si potranno iniziare ad etichettare e commercializzare i "nuovi fertilizzanti UE" che avranno il loro marchio CE e saranno corredati da dichiarazioni Ue di conformità.

Quanto approvato oggi consolida le basi di un sistema agricolo moderno, sempre più sostenibile e, come ha più volte ricordato l’Onorevole Elisabetta Gardini - relatrice della Commissione Ambiente del Parlamento europeo per questo provvedimento - attento alla tutela delle tante PMI che operano in maniera eccellente nel settore.

Attendiamo, adesso, la pubblicazione del testo in Gazzetta UE prima di entrare in dettaglio sulle vere innovazioni introdotte dal regolamento.

Oltre a porre chiarezza in merito a numerosi aspetti tecnici (quali ad esempio il limite del cadmio contenuto nei fertilizzanti, che viene fissato in maniera univoca a 60 milligrammi per chilo, o la funzione dei biostimolanti, che viene ribadita essere sempre nutritiva e non curativa), il nuovo Regolamento, rispetto a quello che va a sostituire, allarga notevolmente lo spettro dei fertilizzanti disciplinati spalancando così le porte dell’Europa alla libera circolazione di tanti prodotti che prima non potevano fregiarsi del Marchio CE, come ad esempio i concimi organici, organo-minerali e biostimolanti, che in questi ultimi anni hanno assunto sempre più importanza per gli agricoltori.

Fattori trainanti del sistema agricolo, i fertilizzanti sono indispensabili per aumentare la fertilità del terreno e rappresentano per le piante quello che gli alimenti rappresentano per l’uomo: un nutrimento. Le stime evidenziano in modo inconfutabile che senza il loro utilizzo possono verificarsi nei raccolti agricoli perdite pari anche al 75%.