pubblicato il 01 aprile 2012

Anche i fertilizzanti tra i prodotti contraffatti del made in Italy

Clonati tra Bulgaria e Albania loghi e confezioni dei fertilizzanti della Puccioni di Vasto

   Dal Corriere della Sera del 31 marzo. Non solo abbigliamento, calzature o prodotti agroalimentari. La contraffazione del made in Italy colpisce anche altri beni considerati meno nobili ma ugualmente preziosi. Il concime, per esempio.  
   Ne sa qualcosa l'imprenditore Cesare Puccioni, da alcuni mesi presidente nazionale di Federchimica al posto di Giorgio Squinzi, nuovo leader di Confindustria. Solo qualche anno fa, Puccioni non immaginava che qualcuno avrebbe copiato, anzi clonato il logo identificativo e le confezioni dei fertilizzanti che la sua società, con sede nella zona industriale di Vasto, produce dal 1888.

   L'allarme scatta in Bulgaria, a marzo dell'anno scorso, nella località di Stara Zagora. Un cliente segnala la presenza sul mercato locale di confezioni sospette di Nutrisol, uno dei fertilizzanti prodotti dalla Puccioni Spa. Il marchio è identico ma il concime viene venduto a un prezzo inferiore. Le differenze, per un occhio poco allenato, sono minime: il logo è stampato su un'etichetta adesiva e non direttamente sulla busta, l'indirizzo manca e il disegno sul lato anteriore del sacco è simile a uno ormai in disuso. Il contenuto è ovviamente difforme da quello originale e la sua composizione non è chiara. La Bulgaria non rimane un episodio isolato. L'incubo ricomincia alcuni giorni fa in Albania, dove vengono intercettate alcune partite contraffatte di "Superphos", il più noto fertilizzante dell'azienda di Vasto. Si tratta di perfosfato, un concime la cui invenzione risale alla metà dell'Ottocento. In questo caso, la qualità della contraffazione appare di gran lunga più elevata.

Continua......