pubblicato il 31 maggio 2012

Allevamento a vaso libero basso per evitare i danni dal meteo

E' urgente una diversa impostazione dei nuovi impianti per evitare che puntualmente ogni anno si verifichino danni da avversità meteo.

TAGS: Agronomia

   Continua la raccolta in Puglia delle ciliegie delle varietà Bigareaux, Giorgia e Ferrovia soltanto per i pochi fortunati che non hanno subito danni ai loro ciliegeti.
    E' urgente una diversa impostazione dei nuovi impianti per evitare che puntualmente ogni anno si verifichino danni da avversità meteorologiche.
   Diverse aziende del Sud-Est barese e di altre zone della Puglia durante le fasi fenologiche della fioritura - allegagione e successivamente anche all'invaiatura del frutto, hanno subito danni alla produzione di ciliegie valutabili tra il 30 e il 50%. Le cause sono sempre le stesse: per sbalzi termici con temperature massime anche superiori a 30 °C, eccessiva umidità dell'aria, pioggia e vento.
   Ancora una volta, non sono stati interessati dalle calamità i pochi produttori che hanno coperto il loro ciliegeto con films di plastica. Nel 2011 rilevammo l'opportunità di proteggere i ciliegeti realizzati in passato e costituiti da alberi sviluppati in altezza. Operazione molto costosa (ma indispensabile se si vuole raccogliere il prodotto) per la necessità di utilizzare pali in ferro di 7 metri di cui 2 interrati e per gli elevati costi della manodopera per la realizzazione della struttura, costretta ad operare su scale alte 4 metri per stendere i teli di plastica e legarli con spago in polietilene.
   Per questi motivi è auspicabile che i nuovi impianti vengano realizzati con la forma di allevamento a vaso basso e con la struttura di sostegno e copertura alta soltanto 3 metri, cosi come avviene per l'uva da tavola con il "tendone".
   Questa soluzione consente di operare in condizioni di maggiore sicurezza per gli operai che non devono passare molte ore sulle scale per la raccolta.

   Come è noto la cerasicoltura italiana è concentrata per l'85% della produzione totale nelle regioni della Puglia che contribuisce alla produzione nazionale per il 36%, la Campania per il 25,6%, l'Emilia-Romagna per il 15,8% e il Veneto per l'8,5%.
   La coltivazione del ciliegio in Puglia ha rilevanza economica per l'agricoltura pugliese è interessa una superficie investita di circa 17.000 ettari da cui si ottiene una produzione di circa 520.000 quintali. L'80% della produzione di ciliegie in provincia di Bari, si realizza nella zona del sud-est barese che interessa principalmente i comuni di Conversano, Turi, Sammichele, Castellana, Putignano, Noci, Alberobello, Casamassima, Acquaviva delle Fonti e Gioia del Colle. Purtroppo sono anche le zone che frequentemente subiscono danni.

A cura di Mario Colapietra, ricercatore

L'articolo completo è disponibile in download, clicca dopo Files allegati