pubblicato il 16 ottobre 2018

Agricoltura Convenzionale, Agricoltura Biologica e Biodinamica, Concimi e Agrofarmaci

Quello che manca è la visione della complessità e le competenze

TAGS: Agricoltura, Agricoltura di Precisione, Agricoltura Biologica, Biodiversità, Biodinamica

Prendo spunto da un articolo scritto da Deborah Piovan sulla rivista on line "STRADE", che comincia con un aforisma di Mark Twain: “E’ più facile imbrogliare le persone che convincerle di essere state imbrogliate”. Chi di noi dopo aver creduto a una storia per molto tempo vuole sentirsi dire di aver abboccato a un amo, di essere stato usato, raggirato insomma? Molto meglio continuare a credere che fosse tutto vero. Tutto ma non fessi, per favore. 

Per esempio la sentenza del tribunale di San Francisco sul Glifosate, non sono le sentenze a decidere se una molecola sia o meno cancerogena alle dosi d’uso. Un giudice può solo decidere sulle eventuali responsabilità nel suo utilizzo. Ma i titoli dei giornali di agosto scorso recitavano: “L’erbicida provoca il cancro”. Ora titolano: “Processo da rifare”.

Ricordiamo che lo IARC aveva decretato il Glifosate “probabilmente cancerogeno”, e altri meglio di me possono spiegare come questa informazione sia del tutto inutile, dato che questa agenzia valuta il pericolo e non il rischio effettivo, tanto che il glifosate figura nella stessa categoria del caffé
La politica italiana, buona parte di quella europea, si sono già impegnate promettendo di eliminare il glifosate. Poco conta che non sia dimostrato che è rischioso; poco conta che verrà sostituito con molecole più costose, meno efficaci, meno studiate; poco conta che l’eliminazione del glifosate affosserà le pratiche di agricoltura conservativa, che hanno un’alta valenza ambientale. L’importante è l’annuncio.

Quello che manca è la visione della complessità. Qualcosa di simile accade con la sfrenata promozione dell’agricoltura biologica

Il consumatore è preoccupato per la propria salute?
 Ma l’agricoltura convenzionale produce cibo sano!  Qui i dati del Ministero della Salute sui residui di fitofarmaci nei prodotti agricoli 2016 italiani, importati, bio, convenzionali e per l’infanzia, che lo dimostrano. Il bio non è nemmeno più nutriente del convenzionale e diversi studi lo provano, per esempio questo. Quindi perché spendere di più? 

Il consumatore è preoccupato per l’ambiente? Ma l’agricoltura convenzionale permette di sfamare più persone utilizzando meno suolo, e tutela la biodiversità e l’ambiente meglio di altri approcci produttivi, quale il biologico. Produrre di meno, come è nel caso del biologico, significa aver bisogno di più terra per sfamare lo stesso numero di persone. E la popolazione mondiale sta aumentando.

In definitiva: è davvero "etico" il biologico? Non è domanda da poco. Eppure la risposta è già data per scontata. Lo dimostra il convegno che si terrà il prossimo novembre al Politecnico di Milano, dedicato principalmente all’agricoltura biodinamica oltre che a quella biologica. Sì perché la biodinamica sta alle scienze agrarie come l’astrologia sta all’astrofisica. E tutto questo in una Università: dovremmo bruciare le nostre lauree davanti ai tavoli dei relatori....continua, CLICCARE QUI