pubblicato il 22 maggio 2012
PERLITE ITALIANA: Perché scegliere il Fuori Suolo
Costi di esercizio a confronto tra una coltivazione di tipo convenzionale ed una in Fuori Suolo con Perlite Espansa di pomodoro a grappolo rosso
Per contro è stata analizzata una coltivazione in fuori suolo su Agripan 120/34 L1 (speciali sacchetti contenenti perlite espansa Agrilit 2 di granulometria 1-2 mm della Perlite Italiana, sacchetti di polietilene coestruso di colore bianco all'esterno e nero all'interno trattati con inibitori dei raggi ultravioletti sul lato bianco e stabilizzati termicamente sul lato nero) sempre nella zona di Vittoria (RG), in una serra realizzata ed attrezzata per una coltivazione lunga con elevata cubatura e dotata di strumenti tecnologici, con trapianto a fine agosto ed espianto a giugno-luglio.
La prima grande differenza rilevata fra i due sistemi di allevamento è costituita dai costi d'investimento iniziale, Tabella 1 e 2, (strutture, impianti di irrigazione di riscaldamento di umidificazione, ecc.).
Come si può notare nella coltivazione fuori suolo sono più elevati che nella coltivazione tradizionale e si ripercuotono sui costi di ammortamento.
Un elemento da non sottovalutare è altresì l'utilizzo, nella tecnica del fuori suolo, di un substrato di coltivazione differente dal terreno, e dell'eliminazione della pratica di geodisinfestazione, con conseguente eliminazione del costo del trattamento del terreno.
La produzione delle piantine in entrambi i casi dipende dal costo del seme e dalla tecnica vivaistica impiegata. L'allevamento su substrato di perlite espansa consente di utilizzare le stesse piantine prodotte per il trapianto nel terreno. E' stata inoltre mantenuta la stessa densità di piante del terreno di circa 2,5 - 2,8 piante/mq.
Tabella 1) Spese di esercizio per pomodoro coltivato in terreno (*)
Mezzi Tecnici | Euro/mq |
Lavorazione terreno | 0,07 |
Geodisinfestazione terreno | 0,41 |
Film di copertura della serra | 0,62 |
Film nero per la pacciamatura | 0,15 |
Spago per appendere le piante | 0,02 |
Piantine | 0,46 |
Gancetti circolari in PVC per agganciare le piante al filo | 0,13 |
Fertirrigazione | 0,52 |
Trattamenti antiparassitari | 0,26 |
Bombi per l'impollinazione | 0,19 |
Ammortamento struttura | 0,62 |
Ammortamento impianto di fertirrigazione | 0,10 |
Manodopera | 2,58 |
TOTALE | 6,13 |
RESA MEDIA Kg/mq | 12 |
Un'altra differenza si ha sul numero degli addetti (operai per ettaro): mentre nel convenzionale risultano sufficienti 2,5 operai, nella coltivazione fuori suolo ne servono circa 5. Tali differenze non sono dovute ad operazioni diverse o più complesse rispetto a quelle del terreno, ma alla loro ripetizione per il ciclo colturale più lungo nel fuori suolo rispetto al terreno. La gestione delle piantine è uguale in entrambe le tecniche colturali: legare, girare, sfemminellare, defogliare sono i classici interventi sulla pianta, il cui numero dipende dalla lunghezza del ciclo colturale, di quasi cinque mesi nel terreno e circa nove mesi nel fuori suolo.
Il costo per la pacciamatura è invece diverso e quindi non confrontabile in quanto nella coltivazione tradizionale il telo nero o bianconero viene sostituito ogni anno, mentre nel fuori suolo viene utilizzato il tappetino che dura più anni ed ha un'incidenza annuale molto inferiore.
Tabella 2) Spese di esercizio per pomodoro coltivato in fuori suolo (*)
Mezzi Tecnici | Euro/mq |
Doppio Film a durata poliennale (4 anni) per la copertura della serra: Costo incidenza annuale | 0,62 |
Tappetino in tessuto per pacciamatura a lunga durata: Costo incidenza annuale | 0,05 |
Spago per appendere le piante 12 mt arrotolato agli appositi gancetti in metallo | 0,18 |
Gancetti in metallo dove arrotolare lo spago: Costo incidenza annuale | 0,02 |
Gancetti circolari in PVC per legare le piante senza stringere | 0,12 |
Subtrato di coltivazione, sacchi di perlite: Costo incidenza annuale | 0,57 |
Piantine | 0,46 |
Fertirrigazione | 1,16 |
Trattamenti antiparassitari | 0,15 |
Bombi per l'impollinazione | 0,52 |
Costo riscaldamento basale, gasolio | 2,58 |
Ammortamenti | 2,69 |
Manodopera | 4,13 |
TOTALE | 13,25 |
RESA MEDIA Kg/mq | 30 |
In realtà anche nel fuori suolo le piante soffrono delle stesse problematiche del terreno ma in questo caso la prevenzione è stata fatta a monte investendo su strutture che permettono la gestione del clima non solo in funzione della crescita delle piante, ma anche della prevenzione delle malattie. La stessa cosa è impossibile nelle coltivazioni nel terreno in strutture tradizionali per cui si devono fare trattamenti ripetuti a calendario per ottenere una buona copertura delle piante e prevenire gli attacchi fitopatologici, con conseguente aggravio dei costi.
Foto: Pomodoro CV IKRAM Foto: Pomodoro cv RISOCA
Alla luce dei risultati del lavoro, si è potuto constatare che la tecnica del fuori suolo solo inizialmente può risultare un aggravio di costo in quanto le spese di esercizio sono doppie rispetto ad una coltivazione convenzionale.
Analizzando i bilanci d'esercizio ipotetici per i due sistemi (vedi tabella 3) e mettendo in relazione la resa produttiva (produzione per mq) e la rendita netta per mq, i dubbi sulla tecnica del fuori suolo scompaiono.
Nel sistema innovativo del fuori suolo sono più che raddoppiate le produzioni per mq, il che produce una migliore rendita netta. Inoltre i prezzi di vendita per le produzioni lunghe programmate del fuori suolo sono in media più alti, a differenza delle colture convenzionali i cui prezzi si abbassano sempre di più e la cui rendita netta per mq già da tempo si è annullata o addirittura, in alcuni casi, è negativa.
Tipo di coltura | Prod. kg/mq | Prezzo €/mq | Ricavo €/mq | Costo €/mq | Rendita netta €/mq |
Su terreno | 12 | 0,52 | 6,24 | 6,13 | 0,11 |
Fuori Suolo | 30 | 0,52 | 15,6 | 13,25 | 2,35 |
Oltre agli aspetti prettamente economici, si evidenziano anche vantaggi dal punto di vista di risparmio energetico e di minor impatto ambientale. Le strutture di elevato costo iniziale permettono risparmi energetici, grazie soprattutto al doppio telo gonfiato che riduce la dispersione di calore. Infine, il minor impatto ambientale è dato dalla sostituzione e smaltimento del film plastico, di lunga durata, soltanto ogni 4 anni, e dal minor impiego di fitofarmaci e dalla eliminazione della geodisinfestazione.
(*) i dati sono riferiti ad uno studio effettuato nel corso dell'anno 2005.
Per maggiori informazioni visitate il sito aziendale: http://www.perlite.it/agricoltura.asp
Per info sui prodotti: http://www.perlite.it/agricoltura_fuori_suolo/Prodotti.asp
Per contatti, scrivere a: agricoltura@perlite.it
Per avere informazioni generali sulle tecnologie e i sistemi descritti potete scaricare la Presentazione agricoltura Perlite Italiana. (PDF allegato).
Per avere informazioni sulle caratteristiche chimico-fisiche della perlite espansa è possibile scaricare la documentazione La perlite espansa (PDF allegato).
A cura di Perlite Italiana Srl