pubblicato il 04 ottobre 2019

Correttivi del terreno, quando è importante utilizzarli!

I terreni irrigui sono molto più produttivi rispetto a quelli non irrigui, ma l'acqua di irrigazione è spesso la principale causa della salinizzazione dei suoli

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La salinizzazione delle terre irrigate è un fenomeno diffuso in tutto il mondo ed è causa di importanti perdite della produzione agricola. I suoli salinizzati sono presenti sia nelle zone desertiche e semi desertiche del mondo sia in aree dove le condizioni naturali sono favorevoli alla produzione.

I terreni irrigui sono molto più produttivi rispetto a quelli non irrigui - all’incirca il doppio - ma proprio la stessa irrigazione risulta essere la principale causa della salinizzazione dei suoli.

L’Italia è ricca di risorse idriche anche se queste non sono distribuite in modo omogeneo sul territorio e nelle aree dove la situazione è più critica subentra anche un aspetto qualitativo in cui la salinità è il parametro più importante per determinare la qualità dell’acqua.

I sali che più frequentemente si trovano disciolti nelle acque sono i nitrati, i cloruri, i solfati, i carbonati ed i bicarbonati di sodio, di potassio, di magnesio e di calcio.

Utilizzando per l’irrigazione acque saline si compromette la fertilità del suolo e di conseguenza le piante avranno maggiore difficoltà a sviluppare l’apparato radicale e quindi ad assorbire l’acqua. Le piante infatti sono in grado di estrarre più acqua da un terreno con basso contenuto salino rispetto ad un terreno con elevata salinità.

La salinizzazione può essere primaria (o naturale) ed è quella che si riscontra prevalentemente nei suoli delle aree geografiche più aride, dove i cambiamenti climatici in atto, amplificano ulteriormente il fenomeno estendendolo ad aree tipicamente non interessate dalla problematica. La salinizzazione secondaria (o antropica) è invece imputabile a pratiche agricole ed agronomiche che, seppur volte ad un aumento delle produzioni, determinano la mineralizzazione della sostanza organica e quindi la perdita della stessa, riducendo così la disponibilità degli elementi nutritivi e con essa l’aumento della salinità dei suoli.

Quando la salinità del suolo raggiunge un livello al limite della fitotossicità che varia da specie a specie, nelle piante si verificano problemi di “siccità fisiologica” per l’aumento della pressione osmotica esterna con l’impossibilità per il vegetale di assimilare elementi nutritivi ed acqua dalla soluzione circolante. In questa situazione i processi di crescita sono ridotti e i sintomi paragonabili ad un forte stress dovuto ad una carenza idrica prolungata. Lo stress idrico-salino compromette infatti l’attività radicale a discapito dello sviluppo e della produttività delle colture.

In presenza di terreni salini si possono effettuare degli interventi mirati con prodotti specifici per creare condizioni più favorevoli alla crescita delle colture senza compromettere l’ambiente.

Green Has Italia propone due formulati ad azione correttiva Desalin CM e Daglas.

Desalin CM è un prodotto ad azione dilavante indicato per interventi strutturali in terreni molto compromessi; il suo utilizzo consente di effettuare una forte riduzione della concentrazione del sodio ed una ristrutturazione del terreno negli strati esplorati dalle radici assorbenti. Desalin CM apporta calcio complessato con acidi policarbossilici che, reso disponibile, si scambia con il sodio trattenuto dai colloidi, favorendone il dilavamento. Il calcio ed il magnesio presenti nel formulato esercitano una forte azione di antagonismo nell’assorbimento radicale del sodio.
Per la massima efficacia, in assenza della coltura, occorre prevedere un primo intervento alla dose di 20-50 kg/ha (fertirrigazione) o 30-60 kg/ha (irrigazione per scorrimento) con un quantitativo minimo d’acqua a cui far seguire, entro le 48 ore successive, una irrigazione dilavante. A distanza di qualche giorno, in presenza della coltura, si procederà con almeno un altro intervento diminuendo il dosaggio a 10-30 kg/ha nel caso di fertirrigazione o 20-40 kg/ha nel caso di irrigazione per scorrimento.

Daglas è un prodotto ad azione acidificante particolarmente adatto per interventi continuativi che garantisce il miglior assorbimento dei nutrienti. Daglas svolge un’azione correttiva con effetto acidificante nelle situazioni in cui la salinità determina l’alcalinizzazione del suolo. Oltre a favorire l’abbassamento del pH, il formulato apporta azoto, potassio e zolfo da tiosolfato di ammonio. Si consiglia di frazionare le applicazioni del prodotto durante il ciclo vegetativo della coltura per garantire una riduzione costante del pH. I dosaggi in frutticoltura e viticoltura sono di 30-50 kg/ha, in orticoltura 3-6 kg/1000 m² e per le colture industriali 25-50 kg/ha.

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