pubblicato il 06 ottobre 2020

“La potenza è nulla senza il controllo!”

Impianti irrigui precisi e potenti. L'importanza di "Sensori ed Automazione" per migliorare la loro efficienza di utilizzo.

TAGS: Irrigazione, Fertirrigazione, Microirrigazione, Agricoltura 4.0, Agricoltura di Precisione

La potenza è nulla senza il controllo!

Abbiamo ascoltato questa frase in molti ambiti e ci potremmo domandare perché venga riportata anche in questo contesto?

Nell’attuale agricoltura si hanno ormai strumenti molto potenti per realizzare impianti irrigui precisi ed affidabili, ma che spesso non riescono ad essere utilizzati al pieno delle loro potenzialità proprio a causa di una loro gestione inappropriata.

A fornirci un grade aiuto in passato sono stati i sistemi di automazione, che con dei semplici programmi a tempo o a volume, ripetevano senza sosta un ciclo di irrigazione predefinito dall’utilizzatore.
Questi sistemi, se da una parte permettevano una maggiore ripetitività delle attività di irrigazione, dall’altra necessitavano di una continua integrazione di dati per una ottimizzazione giornaliera dei cicli irrigui.

Con l’avvento della digitalizzazione dell’agricoltura ecco che si rendono disponibili, anche per un settore considerato tecnologicamente povero, una serie di sensori che permettono una gestione più puntuale e precisa del “sistema campo”.

Non vorrei soffermarmi sui sistemi che maggiormente colpiscono l’immaginario collettivo, come le rilevazioni satellitari o medianti droni, molto attuali e moderni ma, che ci permettono di avere una fotografia del nostro campo con frequenze e informazioni non direttamente applicabili nel quotidiano, né di sensoristica applicabile sulle macchine operatrici, talmente puntiforme e precisa da non permettere una visione di insieme immediata.
Queste soluzioni sono assimilabili alla strategia di coltivazione, cioè ci permettono di definire in base a molteplici fattori quali sono le migliori colture applicabili, quali fertilizzanti fornire e dove, le aree di maggior produttività, le risorse idriche disponibili nel terreno, solo come esempio.

Quello che ci interessa maggiormente è un secondo passo, cioè la tattica di coltivazione, ovvero come andare giorno per giorno ad operare per ottenere il risultato ricercato con la strategia precedente fatta a tavolino.
A questo scopo i sistemi di irrigazione più moderni hanno iniziato ad integrare al loro interno delle soluzioni di monitoraggio e lettura delle condizioni agronomiche di campo che potessero dinamicamente interagire con i programmi di irrigazione e fertirrigazione.
Una delle aziende che meglio ha sviluppato questo approccio è la ditta Progres che nelle sue macchine non ha messo la sensoristica come optional ma la ha integrata in modo completo o, ancora meglio, ha realizzato le sue macchine intorno alla sensoristica applicabile in campo.

Per meglio capire quali soluzioni possono essere disponibili potremmo suddividere la sensoristica in 4 grandi famiglie:
• Acqua
• Aria
• Suolo
• Pianta
In ciascuna di queste famiglie è configurabile un ampio set di sensori per ciascuna esigenza di campo.
E’ importante ricordare che molti di questi sensori, mediante una integrazione nel programma, possono modificare in modo dinamico i cicli irrigui, le durate delle irrigazioni, le tipologie di fertilizzanti impiegati, cioè mediante la funzione definita: condizionanti di sistema.
Questa operatività dinamica è continua, e non solo di lettura parametri o mediante reazioni con comandi on/off, e permette di ottenere irrigazioni più precise e puntuali, riducendo gli sprechi di acqua, energia e fertilizzanti.

Nella famiglia dei sensori ACQUA potremo trovare quelli dedicati all’analisi dell’acqua irrigua, quindi avremo sensori di elettroconducibilità in grado di fornirci i valori dei "Sali disciolti nell’acqua", di acidità dell’acqua irrigua o del livello sempre variabile di bacini di accumulo o canali irrigui.

Nella famiglia dei sensori ARIA troveremo invece tutte quelle sonde e sensori che permettono l’analisi dei fenomeni meteorologici, quindi il vento, la pioggia, la temperatura e l’umidità relativa e la radiazione solare. Molti di questi parametri, opportunamente integrati tra loro, permettono di calcolare il valore di evaporazione giornaliero ET0, fondamentale per la gestione delle irrigazioni in modo avanzato.

Nella famiglia dei sensori del SUOLO troveremo tutta la sensoristica per la misurazione dell’umidità del suolo, che ci permetterà quindi di capire come, quando e per quanto irrigare per mantenere la pianta al meglio della sua vigoria. I sensori potranno essere di tipo tensiometrico, cioè che leggono la forza che la radice dovrà fare per estrarre l’acqua dal terreno o di tipo capacitivo che cioè daranno una lettura di quanta acqua, dato in valore %, è contenuta nel terreno.
Le sonde di rilevazione di tipo capacitivo potranno essere di tipologia molto differente a seconda dei modelli ma principalmente potremo avere sensori con due punte di rilevazione per ciascuna sonda o con anelli multipli di misurazione per rilevazioni molto accurate e precise dell’umidità nel profilo stratigrafico.

La scelta del miglior sensore da applicare è funzione del grado di precisione, della tipologia di dato ricercato, del tipo di investimento che si vorrà fare e dovrà essere fatta con il vostro tecnico di fiducia della Scarabelli che vi potrà consigliare al meglio per quanto riguarda le vostre necessità.

Ultima famiglia è quella dei sensori della PIANTA che raccoglie sensori molto tecnologici, a volte più utili per ricerche o studi agronomici, ma comunque applicabili nelle colture dove si voglia un monitoraggio molto attento della pianta. 
Potremo avere dendrometri del tronco o del frutto, cioè strumenti molto precisi che misurano le microscopiche variazioni che questi hanno nel corso della giornata e del ciclo di accrescimento, indicandoci così stati di stress, accrescimenti o variazioni particolari della pianta o del frutto, avremo poi sensori di temperatura e umidità fogliare, di flusso linfatico, radiazione fotosintetica e riflettanza.

Come è possibile vedere la gamma dei sensori applicabili sulle centraline Progres è molto ampia e variegata e riesce a coprire le esigenze di una agricoltura che vuole il controllo delle variabili di campo mantenendo sempre un elevato standard di sicurezza ed accuratezza.

Non ultimo è importante ricordare Agricoltura 4.0, cioè il progetto di digitalizzazione delle aziende agricole. Mediante questa tipologia di centraline i valori rilevati in campo non rimangono fini a sé stessi, ma vengono elaborati dai sistemi per ottimizzare i processi irrigui permettendo una riduzione dei costi irrigui, la salvaguardia della risorsa acqua e la riduzione dell’inquinamento derivante dai fertilizzanti. 
Questi dati vengono inoltre riversati, mediante un sistema GPRS/Cloud di interfaccia, al cellulare smartphone o al PC dell’utente in modo continuo e tempestivo, rendendo così il sistema irriguo gestibile e monitorabile da remoto in modo preciso ed affidabile.

Pertanto è giunto il tempo di affidarci alla tecnologia per ottimizzare i processi irrigui con sistemi semplici e moderni. L’ampia gamma di soluzioni proposte da Scarabelli Irrigazione permette di trovare il corretto prodotto per le necessità di ciascuna azienda.

Quel bene prezioso chiamato acqua” è per noi della Scarabelli molto più che una frase ma un modo di agire quotidiano per una agricoltura responsabile e moderna.

Sergio Costa
Scarabelli Irrigazione
Mail: scosta@scarabelli.it
Web: www.scarabelli.it