pubblicato il 30 ottobre 2013

Gerbera e Pomodoro in Fuori suolo

Le colture visitate al termine del seminario di formazione sul Fuori Suolo del 22-25 ottobre a Pescia (Pt)

   Nel corso degli ultimi anni, in molti Paesi la coltivazione in ambiente protetto ha conosciuto una profonda evoluzione tecnologica. La coltivazione in Fuori Suolo, intesia come coltura di produzione e vivaistica, richiede una particolare conoscenza tecnica. Infatti, parallelamente si è manifestata una forte domanda di Assistenza Tecnica qualificata per la coltivazione Fuori Suolo. Senza un'adeguata risposta però, questo rimarrà uno dei fattori maggiormente limitanti allo sviluppo della tecnica del Fuori Suolo e alla crescita ed al successo delle aziende agricole stesse.

   Il seminario e la visita tecnica dedicata alla visita in campo di una coltura di Gerbera in perlite e la seconda di Pomodoro in lana di roccia, hanno avuto l'intento di mettere a disposizione dei partecipanti, la conoscenza e le strategie per la gestione delle colture in Fuori Suolo e per il controllo delle principali e potenziali patologie che si affacciano sulle colture in Fuori suolo, e le esperienza pratiche in serra.
   Il seminario di formazione, organizzato da Silvio Fritegotto www.fritegotto.it  si colloca come approfondimento dei precedenti corsi realizzati nel periodo 2009/2013. Con questi incontri si vogliono creare dei momenti di formazione e confronto tra produttori, tecnici e mondo della ricerca, utili a trasferire l'applicazione teorica e pratica delle tecnologie innovative di coltivazione e di gestione dei sistemi colturali senza terreno in ortoflorovivaismo.
   Il seminario ha avuto la partecipazione di tecnici liberi professionisti o tecnici dipendenti di aziende di mezzi tecnici e di organismi associativi pubblici o privati operanti nel comparto orto-floro-vivaistico. La presenza di alcuni imprenditori agricoli anche, è di estremo valore, perché sono imprenditori di elevata professionalità.

Cos'è una coltura fuori suolo?
   E' una coltivazione che avviene senza l'ausilio del suolo, dove il rifornimento idrico e minerale avviene tramite una soluzione nutritiva. Con questa semplice definizione, è iniziato il seminario tenuto da Silvio Fritegotto, Luca Incrocci e Andrea Minuto.
Per maggiori dettagli sul programma e sui docenti, cliccare sulla pagina web dedicata al seminario: http://www.fritegotto.it/Formazione-Seminario-di-formazione-sulle-colture-in-Fuori-Suolo-e-loro-patologie/ 

   Il programma formativo del seminario, si è concluso, nella mattinata del 25 ottobre, con la visita di un azienda di Gerbere in Perlite di Cecchi Alessio di Uzzano (Pt) e con la visita dell'azienda agricola "Il pomodoro di Jimmy" di Luca Fontana a Ponte Buggianese e Chiesina Uzzanese (PT).
   L'azienda Floricola di Cecchi Alessio, a conduzione familiare, si dedica alla coltivazione della Gerbera da molti anni, e abbina anche l'attività vivaistica di piante di Olivo ed l'annessa attività di Frantoio, dal quale ottiene la sansa esausta con la quale riscaldare le serre.
   L'azienda agricola "Il pomodoro di Jimmy" condotta da Luca Fontana, dopo un'esperienza floricola di famiglia, ha convertito la produzione a pomodoro in fuori suolo da qualche anno, dapprima con Perlite, per passare pochi anni fa' alla Lana di Roccia. Il suo è un esempio importante di un'impresa familiare, con un giovane, proiettata verso una tecnica innovativa e moderna.

   Le visite, hanno avuto la presenta tecnica come dicente del Dr Luca Incrocci, che, per entrambi le aziende ha presentato e descritto le nozioni tecniche studiate nei giorni precedenti al seminario.
   La coltivazione in fuori suolo, - come ci ha messo in evidenza Luca Fontana - gli ha permesso di tornare a coltivare delle vecchie varietà locali di pomodoro, destinate al mercato fiorentino, quasi abbandonate per la loro forte sensibilità ai patogeni terricoli ed a fisiopatie e malformazioni. Grazie al non utilizzo del terreno, (che non si può più sterilizzare) con la tecnica del Fuori Suolo e poi anche con l'innesto erbaceo, è stato possibile riportare a livelli di produzione più che interessanti varietà come il "Pomodoro Canestrino di Lucca".
   Dopo i primi anni di esperienza (utilizzando substrati come la torba o la perlite), che gli hanno permesso di prendere dimestichezza con la tecnica del fuori suolo e con la gestione della fertirrigazione, ha poi ampliato le superfici coperte, che al momento attuale oltrepassano i due ettari in due corpi distanti pochi kilometri.
   Solo da pochi anni, - come ci dice con entusiasmo Luca Fontana - , è passato ad una svolta, grazie alla coltivazione su Lana di Roccia e alla consuelza del tecnico dell'AGEON. Si effettuano due cicli, il primo con trapianto a febbraio, per terminare a inizio luglio, il secondo trapianto a fine luglio-inizio agosto, per terminare a novembre.
   Per la coltivazione, - ci mostra Luca Fontana -  viene utilizzata una lastra di lana di roccia "Grotop Expert" da 1.000x200x75 mm, con fibra idrofilica verticale, con 3 piante innestate 2:1 per lastra, per un totale di 6 steli per lastra allevati con "sistema a Y".

   La visita, ha visto i partecipanti del corso molto interessati e come vediamo dalle foto, anche se l'impianto è ormai alla fine, hanno apprezzato la semplicità e la concretezza reale di una coltivazione con risultati economici tangibili.