pubblicato il 25 luglio 2021

Nella serra si può migliorare la quantità di luce disponibile alle piante

Quando la luce può essere uno dei principali fattori limitanti per la crescita e la produzione delle colture in serra

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In particolare, in autunno ed in inverno la luce naturale del sole è uno tra i principali fattori limitanti per la crescita e la produzione delle colture in serra: percui è interessante capire come fare per ottimizzare la luce che entra nella serra durante l'inverno. Frank Kempkes di Wageningen UR Greenhouse Horticulture pensa che sia possibile migliorarla del 15-20%.
   Per raggiungere questi valori, sono necessari diversi interventi migliorativi su più fronti. Gli elementi da prendere in considerazione sono:
 - la posizione o meglio l'orientamento della serra;
 - la forma o la pendenza delle falde del tetto;
 - il tipo di copertura a vetro e l'eventuale rivestimento sul vetro;
 - e una particolare attenzione alla condensa.
   Kempkes e altri colleghi, in questi ultimi anno, hanno svolto una dedicata attività di ricerca, effettuando delle misurazioni al fine di calcolare le proprietà ottimali per la copertura di una serra.

È noto da lungo tempo che l'orientamento del colmo di una serra che corre da nord a sud è, nel corso di un anno, più vantaggioso per la penetrazione della luce, ma una posizione della stessa in direzione est-ovest effettivamente lascia entrare più luce durante l'inverno.
In inverno infatti, il sole è molto basso (in particolare in Olanda) e quindi l'angolo di incidenza della luce diretta è molto piccolo. Se il bordo inclinato del tetto è posizionata verso il sud (ad esempio in un orientamento est-ovest), allora entra più luce.
Secondo i calcoli questo può fare una differenza del 30% la quantità di luce incidente (380 invece di 290 Wh/m².d a gennaio). Questo vale solo per la luce diretta; la trasmissione emisferica (la luce diffusa che proviene da tutte le direzioni quando torbida) è indipendente dall'orientamento della serra e resta la stessa.
Inoltre è possibile ottimizzare la forma del tetto della serra per una migliorare ancora di più la luce in inverno.   Infatti quando non c'è luce diretta che entra dal lato nord della serra, si potrebbe ottimizare quella che entra dal lato sud con una serra a forma di denti di sega: la parte meridionale è in posizione verticale, la parte nord a frmare un piccolo angolo. Tale tipologia di serra a denti di sega ha un piccolo vantaggio se confrontato con una serra a tetto simmetrico.

Luce diffusa
La luce diffusa ha un effetto positivo sulla produzione e qualità in quasi tutte le colture. E ciò vale anche durante i mesi invernali, dove con la luce diffusa si ottiene un migliore rendimento della luce che entra nella serra. La ricerca indica anche una possibile interazione tra luce e la sua riflessione da parte delle componenti costruttive della serra. Con una serra dotata di una copertura a luce diffusa, la luce viene diffusa in tutte le direzioni e una piccola parte della luce corre quasi parallela al tetto della serra. Essa poi rimbalza contro le parti della costruzione e viene riflessa o assorbita. Tutto ciò che viene assorbito è perduto. Viene logico dedurre che la costruzione della serra stessa deve riflettere la luce il più possibile. Idealmente, dovrebbe essere tutta cromata, ma ciò non è fattibile.

Ridurre la riflessione esterna della luce
   Durante l'inverno, luce del sole entra nella serra ad un angolo molto basso. Con un rivestimento antiriflesso al vetro di copertura, si riduce la riflessione della luce e quindi aumenta la luce che entra in serra. Si stima un ulteriore 3-5% di luce che può essere acquisita in inverno.

Effetto della condensa
Anche il modo in cui l'acqua condensa sul vetro di copertura della serra ha un grande impatto. In inverno, il vetro o il film plastico di copertura è sempre coperto di condensa. La combinazione del vetro (o plastica), la struttura superficiale e qualsiasi tipo di rivestimento presente nella serra, determina il modo in cui l'acqua si condensa.
Un tetto idrofobico provoca la formazione di grandi gocce d'acqua, come se si fossero formate su una superficie grassa. Tutto ciò è molto sfavorevole per la penetrazione della luce. Ci sono alcuni esempi in cui si arriva ad una perdita dell'8% di luce.
Un tetto idrofilo provoca invece una pellicola di acqua sulla superficie della copertura. Questo da solo migliora la penetrazione della luce di circa 1-2% rispetto al vetro asciutto.

Infine, un aspetto di solito sottovalutato, mantenere la superficie della copertura della serra pulita, sia all'interno che all'esterno. Ciò può fare la differenza di anche il 10% di penetrazione della luce.

Riassumendo quanto sopra detto, il massimo beneficio può essere ottenuto dalla combinazione dell'insieme; per esempio impedire la riflessione della luce, intervenendo sulla posizione della serra, sugli elementi di costruzione riflettenti, e facendo attenzione alla condensa e mantenere il vetro pulito.

Tratto da: Frank Kempkes - Convegno Flormart 2013