pubblicato il 21 febbraio 2013

La produzione del kaki in Sicilia: una apertura alternativa alla moderna frutticoltura

In un incontro tecnico a Riesi (CL) il prossimo 2 marzo

   Una delle piante più antiche coltivate dall'uomo, da oltre 2000 anni in Asia Orientale, il Diospyros kaki, conosciuto comunemente con il nome di "cachi" o "kaki", negli ultimi anni sta suscitando forti interessi dei frutticoltori, soprattutto in Spagna.
  Diversi sono gli aspetti "seducenti" di questa specie fruttifera, la precoce entrata in produzione, a partire dal terzo anno, la facile gestione degli impianti, con soluzioni superintensive e piante di piccola taglia, problematiche fitosanitarie contenute, oltre alla "Mosca della frutta" non ci sono altri organismi nocivi temibili, alte rese unitarie, oltre cinquanta tonnellate per ettaro. Ma il forte impulso che sta supportando la realizzazione di nuovi impianti, nell'area specializzata di coltivazione di Valencia e Huelva (Spagna), proviene dalle crescenti richieste del mercato mondiale.
   Il kaki è considerato una valida alternativa alla "frutta di stagione" del periodo ottobre-febbraio, per le interessanti qualità organolettiche, nutraceutiche e per la comodità al consumo.

Per maggiori dettagli sull'evento, vedi l'articolo di COVIL su Fresh Plaza