pubblicato il 04 giugno 2018

Fertilizzanti con fosforo ad alta efficienza

RPE - Rise Phosporus Efficiency - Un progetto che mira ad aumentare l’efficienza del fosforo

Si chiama RPE - Rise Phosporus Efficiency – ed è stato finanziato per il 40% attraverso fondi europei gestiti dalla Regione Veneto (POR-FESR 2014-2020 – Progetti sviluppati da aggregazioni di imprese Asse 1: Ricerca e sviluppo tecnologico e innovazione - Asse 3: Competitività dei sistemi produttivi) e per il restante dalle aziende coinvolte.

Ilsa assieme a Fomet e a FCP Cerea, è coinvolta in questo progetto che mira ad aumentare l’efficienza del fosforo. E’ un elemento essenziale nella nutrizione dei vegetali ma l’Europa è molto dipendente, per il suo approvvigionamento, da paesi africani e del Medio Oriente dove viene estratto, spesso, con metodi poco sostenibili.

Nel prossimo futuro, la disponibilità di alcuni elementi nutrizionali per le piante, in primis il fosforo, sarà critica. Questo macro-elemento essenziale è contenuto in percentuale consistente nelle deiezioni animali ed umane, ma tale frazione è solo marginalmente utilizzabile. Il cuore del progetto è la realizzazione di fertilizzanti fosfatici, soprattutto per l'agricoltura biologica, che si basano su minerali semplici e non modificati chimicamente e sugli scarti della filiera dell'allevamento animale.

La combinazione di rocce fosfatiche e di residui alimentari ed animali, con additivi appositamente selezionati e studiati, porterà ad un aumento dell’efficienza d’uso del fosforo che è oggi molto bassa. Negli ultimi decenni, questa bassa efficienza ha richiesto sovradosaggi e quindi sprechi, per raggiungere gli obiettivi produttivi che l’economicità dell'attività agricola richiede.

Il recupero e la valorizzazione di sottoprodotti da altre filiere produttive, sta consentendo ai partner, ognuno con uno specifico ruolo - Ilsa per la pellettatura in ambiente controllato e l’integrazione con idrolizzati ed estratti che funzionano da attivatori, Fomet per la fermentazione controllata con impiego di enzimi e FCP Cerea per la granulazione controllata con diversi reagenti - di mettere a punto una serie di prototipi di fertilizzanti organo-minerali solidi e liquidi. Questi sono realizzati con materie prime seconde e materie prime semplici, sostenibili e a basso impatto ambientale. Richiedono una ridotta domanda di energia per la loro produzione, sono impiegabili in agricoltura biologica e da applicare alle colture agrarie in modo mirato. Ma soprattutto, hanno un elevato rapporto tra fosforo applicato e fosforo distribuito, che consente alle piante coltivate un ottimale sviluppo vegeto-produttivo.

Cruciale il ruolo di unità scientifiche private come Landlab e pubbliche come il Dipartimento di Agronomia Animali Alimenti Risorse Naturali e Ambiente (DAFNAE), guidato dalla Professoressa Serenella Nardi, per la valutazione delle materie prime e dei prototipi generati. Questo sia a livello analitico che fisiologico e agronomico, per accelerare le fasi di analisi delle migliori combinazioni tra materie prime ed additivi e per la comprensione dei meccanismi di azione e di valutazione delle performance dei fertilizzanti.

Paolo Girelli, presidente di Ilsa, racconta così RPE: “Questo progetto, in fase avanzata (ndr – si conclude a ottobre 2018), dimostra la capacità delle aziende venete di fare sistema colmando così gli svantaggi derivanti dalle loro ridotte dimensioni, se comparate con i colossi tedeschi, americani e cinesi della chimica”. “Dimostra anche - sottolinea Girelli - che la chimica verde nella nostra regione è una realtà consolidata nella cultura aziendale e questo ci dà vantaggio rispetto ai competitori stranieri, ma anche italiani, presenti in altre regioni”.

Le tre aziende partner si stanno rapidamente organizzando verso la fase di industrializzazione post-progetto per proporre al mercato prodotti disegnati sulle esigenze delle colture agrarie e dell'agricoltura sostenibile e più avanzata, con l’ottica di dare di meno per ottenere di più: più raccolto, più sostenibilità e un aumentato margine economico per gli operatori agricoli.