pubblicato il 20 maggio 2016

La salinità dei fertilizzanti e la conducibilità elettrica "EC" in fertirrigazione

Fertirrigazione, il concetto della salinità e della EC dei principali fertilizzanti utilizzati.

   I fertilizzanti usati in fertirrigazione sono liquidi o solidi ad elevata solubilità (in Spagna si definisce solubile un fertilizzante con un residuo insolubile in acqua a 15ºC, alla maggiore dose di impiego raccomandata, inferiore al 0.5%).
   Nelle zone siccitose, come quelle del Sud Italia e del Sud della Spagna, la salinità costituisce spesso il principale fattore limitante della fertilità dei suoli. In queste zone, l'irrigazione è una pratica indispensabile e le piogge sono troppo scarse perché possano eliminare i sali del terreno, la stessa cosa succede nelle coltivazioni protette in serra. In condizioni di umidità, i sali solubili originariamente presenti nel terreno sono trasportati a livelli inferiori, verso le falde acquifere sotterranee.
La salinità di un terreno può avere tre differenti origini:
 1) Da un insediamento salino, vale a dire suoli formati su giacimenti salini, antichi bacini marini, rocce che liberino gran quantità di sali solubili, etc.
 2) Dalle falde freatiche con elevato contenuto in sali che si accumulano nel terreno ogni volta che aumenta il loro livello.
 3) Dal contenuto salino dell'acqua utilizzata per l'irrigazione, o a causa di un eccessivo ed incontrollato utilizzo di fertilizzanti; questa ultima causa è la più grave e su di essa possiamo esercitare azioni di controllo.
In generale, i fertilizzanti solidi utilizzati in fertirrigazione sono dei sali altamente dissociabili, cioè in soluzione si separano nei corrispondenti cationi ed anioni, (quello che è gia successo nei fertilizzanti liquidi), generando un incremento specifico della EC.
Questo implica un aumento della pressione osmotica della soluzione disponibile all'ambiente radicale, che è quello che ostacola l'assorbimento idrico dà parte della pianta. In bibliografia si possono trovare delle tavole di sensibilità, tolleranze e resistenze di diverse coltivazioni alla salinità in funzione della EC. Ricordiamo che non bisogna considerare solo la EC dell'acqua di irrigazione, ma bisogna considerare anche l'incremento di EC dovuto dall'aggiunta dei fertilizzanti.
   In sintesi, la sensibilità alla salinità di una coltura dipende da numerosi fattori, quali la specie e lo stadio fenologico, la tecnica d'irrigazione, il sistema di coltivazione, la qualità dell'acqua d'irrigazione, il tipo di terreno/substrato, le condizioni climatiche, etc.. Si può considerare come idonea una EC totale massima di 2.000-3.000 µS/cm, con un massimo di incremento di EC dovuto al fertilizzante di circa 1.000 µS/cm.
Valori di EC dei principali fertilizzanti per fertirrigazione
   Di seguito si riportano i valori di EC corrispondenti ai principali fertilizzanti maggiormente impiegati in fertirrigazione.
Questi valori sono stati determinati in laboratorio utilizzando acqua pura deionizzata e concentrazioni di fertilizzanti che rispecchiano i reali utilizzi in fertirrigazione.
   I valori di EC riportati non possono essere direttamente considerati come aumenti di EC previsti in un determinato intervento irriguo, poiché questi dipendono direttamente da fattori intrinseci legati all'acqua d'irrigazione, dovuto principalmente al tipo di ioni presenti. In ogni caso, questi valori si possono utilizzare in modo orientativo o approssimato e servono per paragonare i livelli di salinità indotti per ogni fertilizzante utilizzato.
   Per poter utilizzare questo tipo di confronti, è interessante considerare l'equivalenza del contenuto dei nutrienti per ogni fertilizzante, come indicato in tabella 1-2-3. per esempio, una stessa quantità di nitrato ammonico apporta più del doppio d'azoto che con il nitrato di calcio.


Tabella 1 - AZOTO; Quantità di fertilizzante in grammi per apportare una pari quantità di N rispetto ad un altro fertilizzante.

Fertilizzanti

Nitrato di Ca

Nitrato di Mg

Solfato Am

Nitrato Am

Urea

MAP

Nitrato di K

Soluzione N32

Soluzione N20

Nitrato di Ca

1,00

1,41

0,74

0,46

0,34

1,29

1,19

0,48

0,78

Nitrato di Mg

0,71

1,00

0,52

0,33

0,24

0,92

0,85

0,34

0,55

Solfato Am

1,35

1,91

1,00

0,63

0,46

1,75

1,62

0,66

1,05

Nitrato Am

2,16

3,05

1,60

1,00

0,73

2,79

2,58

1,05

1,68

Urea

2,97

4,18

2,19

1,37

1,00

3,83

3,54

1,44

2,30

MAP

0,77

1,09

0,57

0,36

0,26

1,00

0,92

0,38

0,60

Nitrato di K

0,84

1,18

0,62

0,39

0,28

1,08

1,00

0,41

0,65

Soluzione N32

2,06

2,91

1,52

0,96

0,70

2,67

2,46

1,00

1,60

Soluzione N20

1,29

1,82

0,95

0,60

0,43

1,67

1,54

0,63

1,00




Tabella 2 - FOSFORO; Quantità di fertilizzante in grammi per apportare una pari quantità di P2O5 rispetto ad un altro fertilizzante.

Fertilizzanti

MAP

DAP

Urea Fosfato

MKP

Monoammonio P (MAP)

1,00

1,13

1,36

0,18

Biammonio P (DAP)

0,88

1,00

1,20

1,04

Urea Fosfato

0,73

0,83

1,00

0,86

Monopotassico P (MKP)

0,85

0,96

1,16

1,00




Tabella 3 - POTASSIO; Quantità di fertilizzante in grammi per apportare una pari quantità di K2O rispetto ad un altro fertilizzante

Fertilizzanti

Cloruro di Potassio

Solfato di Potassio

Nitrato di Potassio

MKP

Cloruro di Potassio

1,00

1,15

1,30

1,76

Solfato di Potassio

0,87

1,00

1,13

1,53

Nitrato di Potassio

0,77

0,88

1,00

1,35

Monopotassico P (MKP)

0,57

0,65

0,74

1,00



    Quando si eseguono i calcoli degli apporti nutritivi necessari per una coltura è necessario considerare i conseguenti incrementi di EC che possono essere limitanti per la coltivazione, per cui è necessario avere chiaro le quantità relative di ogni fertilizzante necessario per coprire le esigenze nutritive della coltura.