pubblicato il 13 maggio 2021

L'ottimizzazione della gestione irrigua con i tensiometri da' i suoi risultati

Apofruit di Aprilia, ha affrontato con una sperimentazione sui sistemi di irrigazione, l'ottimizzazione nell'uso dei volumi idrici.

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Una sperimentazione che si è conclusa qualche anno fa, ha coinvolto diverse aziende pontine specializzate nella produzione di kiwi, associate ad Apofruit di Aprilia.
"Tutto è partito tra il 2006 e il 2007 - ci spiega Fabio Marocchi, responsabile dell'ufficio tecnico area Lazio - quando abbiamo deciso di effettuare una sperimentazione per ottimizzare il sistema di irrigazione. L'interesse è stato inizialmente dettato dall'esigenza di anticipare la raccolta del kiwi giallo per motivi di natura economica". "Abbiamo quindi cominciato ad analizzare varie tipologie di strumenti di controllo dell'irrigazione presenti sul mercato appartenenti a case produttrici diverse. Dopo varie ricerche, in collaborazione con l'agronomo Luigi Pennuzzi e con il titolare dell'azienda agricola Roberto Zuelli, abbiamo deciso di puntare sui tensiometri in millibar che sono riusciti a dimostrare una maggior precisione nella misurazione della quantità dell'acqua presente in un punto determinato del suolo".

Con questa tipologia di strumenti, ogni agricoltore è stato messo nella condizione di poter leggere autonomamente e con facilità i dati forniti dai tensiometri.

Nel tempo, con la comparsa del batterio PSA (Pseudomonas syringae pv. Actinidiae) negli actinidieti, è emersa la necessità di gestire meglio i volumi idrici anche al fine di migliorare la difesa indiretta delle piante.
Una corretta modulazione dell'irrigazione permette, infatti, di ottenere dei rami più lignificati per la fase della potatura, garantendo una migliore resistenza della pianta alle "microferite" generate dalla gelate invernali che spesso rappresentano una via d'accesso per l'agente patogeno della batteriosi del kiwi.

Spinti dalla preoccupazione per PSA, gli agricoltori hanno mostrato una maggiore sensibilità verso i sistemi per il controllo dei volumi idrici, cominciando a utilizzare sempre più stumenti come i tensiometri all'interno delle proprie aziende.

 "L'utilizzo di strumenti per il controllo dei volumi idrici - sottolinea Marco Mastroleo dell'ufficio tecnico dello stabilimento Apofruit di Aprilia - permette una riduzione dei consumi idrici annui, oltre a una ottimizzazione dell'intero processo produttivo, con effetti diretti su pezzatura dei frutti, contenuto di sostanza secca e serbevolezza".

Sono state circa 50 le aziende associate ad Apofruit di Aprilia che hanno utilizzato strumenti di controllo per l'irrigazione, per un totale di circa 240 ettari di impianti monitorati dai tensiometri.
I risultati raccolti sono senza ombra di dubbio positivi: la corretta irrigazione consente un risparmio economico, aumenta la qualità dei frutti raccolti (in particolare in termini di sostanza secca) mentre al contempo si rende la pianta meno suscettibile alla batteriosi.

Grazie a questo lavoro si è passati dall'affidarsi all'esperienza personale del singolo agricoltore (dalla quale comunque non si deve prescindere) a un apporto irriguo calibrato in base alle reali necessità della pianta nelle varie fasi fenologiche.
Rispetto all'investimento di un frutteto di kiwi, il costo di un tensiometro è veramente esiguo e si ammortizza facilmente nel tempo. Pertanto si consiglia vivamente l'installazione di questi strumenti di controllo, visti anche i benefici sulla produzione, e si auspica una maggiore diffusione del loro utilizzo su ampi numeri.

Si ringrazia Fabio Marocchi di Apofruit Italia di Aprilia per la gentile disponibilità.